lunedì, 21 Aprile 2025
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Vertenza DSGA, i motivi della protesta nazionale: sciopero ad oltranza fino al 30 Novembre

Lo scorso 11 Novembre ha avuto inizio la vertenza nazionale dei Direttori dei Servizi Generali e Amministrativi (DSGA). Si protrarrà fino al 30 Novembre 2024.

L’11 novembre scorso ha avuto inizio la vertenza nazionale dei Direttori dei Servizi Generali e Amministrativi (DSGA), che si protrarrà fino al 30 Novembre 2024. La protesta, indetta dall’ANQUAP, coinvolge il personale scolastico attraverso l’astensione dalle prestazioni eccedenti l’orario obbligatorio, denunciando condizioni lavorative insostenibili e l’assenza di risposte adeguate da parte delle istituzioni.

Le motivazioni alla base della vertenza DSGA

La protesta nasce da anni di malcontento e dalla crescente complessità del ruolo dei DSGA all’interno delle Istituti Scolastici italiani. Negli ultimi anni, il carico di lavoro è aumentato esponenzialmente a causa della gestione dei fondi PNRR, dei progetti PON e di altre iniziative, senza un adeguato supporto amministrativo. Questo ha reso il lavoro dei DSGA sempre più burocratico e oneroso, lasciando la categoria priva del riconoscimento giuridico ed economico adeguato.

A peggiorare la situazione, il recente Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (CCNL), entrato in vigore lo scorso 18 gennaio, ha previsto incrementi salariali marginali, ritenuti insufficienti rispetto alle responsabilità aggiuntive. L’aumento di poche decine di euro al mese è stato accolto con grande delusione, confermando una disparità tra l’impegno richiesto e le risorse economiche offerte.

Le richieste dei DSGA e le azioni intraprese

I DSGA avanzano richieste specifiche per migliorare la loro situazione professionale. Tra queste, spiccano:

  • Inserimento nell’area dirigenziale dell’Istruzione e Ricerca, con una revisione dell’ordinamento professionale.
  • Accesso ai concorsi per Dirigente Scolastico e Dirigente Tecnico, ampliando le opportunità di carriera.
  • Reclutamento di almeno 1.435 nuovi DSGA, per colmare la cronica carenza di personale.
  • Semplificazione delle pratiche amministrative, anche attraverso il miglioramento dei sistemi tecnologici, come il SIDI/INPS per la gestione delle pensioni.

Dopo mesi di tentativi di dialogo con il Ministero dell’Istruzione e del Merito e il Ministero del Lavoro, culminati in una procedura di conciliazione fallita a Settembre 2024, la decisione di avviare una vertenza e lo sciopero è apparsa inevitabile.

Il ruolo di AIDA e l’impatto della protesta dei DSGA

L’associazione AIDA Scuole, che rappresenta i direttori amministrativi, sostiene la mobilitazione dei DSGA, condividendo la necessità di valorizzare questa figura professionale. Tuttavia, AIDA si dissocia dalla scelta di rifiutare le prestazioni legate ai progetti PNRR e PON, ritenendo che la protesta debba concentrarsi sul riconoscimento delle competenze senza compromettere attività cruciali per le scuole.

La vertenza in atto attraverso lo sciopero, che si protrarrà fino al 30 novembre, potrebbe avere ripercussioni significative sul funzionamento di molte istituzioni. Il Ministero dell’Istruzione ha riconosciuto la gravità della situazione, pur non avendo ancora fornito risposte concrete. La mobilitazione rappresenta quindi una sfida cruciale per le istituzioni, chiamate a risolvere problematiche ormai strutturali del sistema educativo italiano.

In un contesto di crescente complessità, il ruolo del DSGA appare sempre più centrale. Tuttavia, senza interventi significativi, la figura rischia di essere ulteriormente penalizzata, mettendo a rischio la gestione amministrativa delle scuole e, di conseguenza, di tutto il sistema educativo nel suo complesso.

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