Video di un’aggressione a scuola finisce su Instagram: si indaga per cyberbullismo

Aggressione tra studentesse in Veneto filmata e pubblicata su Instagram. Scattano indagini su cyberbullismo e responsabilità digitali tra minori.

24 maggio 2025 20:10
Video di un’aggressione a scuola finisce su Instagram: si indaga per cyberbullismo - Carabinieri
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Un’aggressione tra studentesse, avvenuta in un istituto del Veneto, è stata filmata e diffusa su Instagram. Le immagini hanno sollevato interrogativi su bullismo, responsabilità digitali e tutela dei minori. L’intervento dei carabinieri e l’apertura di un’indagine pongono al centro il fenomeno del cyberbullismo e le sue gravi implicazioni legali ed educative

Aggressione tra studentesse: il video finisce sui social

Una studentessa di 15 anni è stata aggredita da una compagna di 14 anni all’interno di una scuola del Veneto. L’episodio, avvenuto nei giorni scorsi, è stato ripreso con uno smartphone da altri studenti presenti e successivamente pubblicato su Instagram, alimentando la diffusione virale del contenuto. Le immagini, attualmente al vaglio dei carabinieri, mostrerebbero la presenza di numerosi testimoni durante l'aggressione. La ragazza aggredita si è recata in caserma insieme alla madre per sporgere denuncia formale.

Indagini su diffusione e responsabilità

Le forze dell’ordine hanno avviato accertamenti non solo sull’autrice dell’aggressione, ma anche su chi ha diffuso il video online. L’obiettivo è identificare il responsabile della pubblicazione del contenuto e ricostruire le modalità con cui il filmato è stato condiviso sul social. La vicenda porta alla luce l’urgenza di comprendere che la condivisione di video lesivi può configurare reati, tra cui la violazione della privacy e la diffusione di materiale che può alimentare fenomeni di bullismo digitale.

Il cyberbullismo secondo il Garante privacy

Il Garante per la protezione dei dati personali ricorda che il cyberbullismo comprende molestie, insulti, minacce, diffusione illecita di contenuti e trattamenti indebiti di dati personali via telematica, a danno di minori. In tali casi, è possibile chiedere la rimozione dei contenuti lesivi direttamente alla piattaforma su cui sono stati pubblicati. Se il gestore non provvede, l’interessato può rivolgersi al Garante stesso per richiedere un intervento ufficiale. La tutela dei minori online è un diritto fondamentale, spesso ignorato dagli stessi adolescenti che partecipano attivamente alla condivisione.

Aggressione: dati allarmanti su bullismo e comportamenti a rischio

Secondo i dati raccolti attraverso la piattaforma ELISA nel triennio 2020-2023, il 25% degli studenti italiani ha subito episodi di bullismo, mentre il 18% ha dichiarato di esserne stato autore. Per quanto riguarda il cyberbullismo, l’8% ha ammesso di essere stato vittima di attacchi digitali, e il 7% ha riconosciuto di averli compiuti. Questi numeri dimostrano come il fenomeno sia profondamente radicato nelle dinamiche scolastiche e nei comportamenti adolescenziali, spesso aggravati dall’uso distorto dei social media.