730 precompilato a debito? Potrebbe dipendere da un dettaglio trascurato

Molti contribuenti trovano un debito nel 730 precompilato. Un dato mancante può alterare il risultato: quali dettagli verificare prima dell’invio.

10 maggio 2025 13:11
730 precompilato a debito? Potrebbe dipendere da un dettaglio trascurato - Modello 730 precompilato
Modello 730 precompilato
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Nel periodo di consultazione del modello 730 precompilato, che l’Agenzia delle Entrate mette a disposizione fino al 15 maggio solo per la visione, molti contribuenti stanno riscontrando importi a debito apparentemente ingiustificati. Spesso queste discrepanze derivano da informazioni mancanti che è possibile integrare prima dell’invio. Tra le cause più frequenti c’è l’assenza dei giorni lavorativi, un dettaglio che può incidere in modo rilevante sul risultato finale della dichiarazione.

Perché il 730 precompilato può risultare a debito

Quando un contribuente ha avuto più rapporti di lavoro nel corso dell’anno, l’Agenzia delle Entrate può ricevere più Certificazioni Uniche (CU) da diversi datori di lavoro. Tuttavia, queste certificazioni non sempre includono un’informazione fondamentale: i giorni effettivi di lavoro. In assenza di questo dato, il sistema non applica le detrazioni per lavoro dipendente, che spettano solo in proporzione ai giorni lavorati. Di conseguenza, il calcolo delle imposte può risultare distorto, portando a un debito fiscale non reale.

Redditi bassi e no tax area: nessuna imposta dovuta

In molti casi, chi ha percepito piccoli importi da più datori di lavoro si trova in una situazione paradossale: nonostante un reddito complessivo basso, il modello 730 segnala un debito importante. È utile ricordare che i lavoratori dipendenti che guadagnano meno di 8.174 euro annui rientrano nella no tax area e non devono versare imposte. Ad esempio, con cinque CU da circa 500 euro ciascuna (per un totale di 2.500 euro), non solo non è dovuta alcuna imposta, ma si ha diritto a detrazioni che azzerano l’imponibile. Un debito fiscale in questi casi è quasi sempre frutto di dati incompleti.

Cosa controllare nella precompilata

Per evitare errori e correggere eventuali incongruenze, è essenziale:

  • Controllare che tutte le CU siano state caricate correttamente, senza duplicazioni o omissioni.
  • Inserire i giorni di lavoro relativi a ciascun rapporto. Solo in questo modo il sistema può calcolare correttamente le detrazioni per lavoro dipendente spettanti.
  • Verificare la sezione del trattamento integrativo (ex Bonus Renzi). Questo beneficio spetta solo se il reddito complessivo supera gli 8.174 euro. Se è stato percepito indebitamente, potrebbe essere necessario restituirlo.

Quando rivolgersi a un CAF o a un professionista

Se, anche dopo aver inserito i giorni di lavoro e verificato la correttezza delle CU, il modello continua a risultare a debito, è consigliabile affidarsi a un CAF o a un professionista abilitato. Solo un controllo puntuale e completo può garantire l’esattezza del calcolo e prevenire versamenti non dovuti.

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