Rinnovo contratto scuola 2022/24: quali sarebbero le cifre degli aumenti e degli arretrati

Il rinnovo contratto scuola definisce aumenti fino a 186€ e arretrati di 1.500€. Tutte le cifre e le scadenze per docenti e personale ATA.

11 ottobre 2025 15:36
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La firma del rinnovo contratto scuola 2022-2024 è un passaggio cruciale per il personale del comparto. Le trattatise sull'accordo introduce significativi aumenti degli stipendi e la liquidazione degli arretrati maturati. L'intesa mira a recuperare il potere d’acquisto eroso dall'inflazione, definendo importi e tempistiche precise per docenti e ATA.

Dettagli sugli aumenti con il rinnovo contratto scuola

Le trattative per il rinnovo contratto scuola tra ARAN e sindacati hanno delineato un quadro preciso per gli aumenti stipendiali. Questi sono attesi da migliaia di lavoratori per contrastare la perdita del potere d'acquisto. Le nuove tabelle retributive mirano a fornire un sostegno economico concreto. Per il personale docente, l'incremento lordo mensile sarà tra 105 e 177 euro, calcolato in base all'anzianità. Per il personale amministrativo, tecnico e ausiliario (ATA), l'aumento lordo varia da 82 a 186 euro al mese. Vengono potenziate anche le indennità fisse. La Retribuzione Professionale Docenti (RPD) passerà da 204 a 320 euro mensili. È essenziale sottolineare che un terzo di questi incrementi è già anticipato dall'indennità di vacanza contrattuale. Questo fattore riduce l'impatto netto dell'aumento, che si attesterà tra 40 e 90 euro mensili.

Calcolo degli arretrati e beneficiari

La questione degli arretrati è centrale nell'accordo. Rappresenta la compensazione per il mancato adeguamento stipendiale. I beneficiari di queste somme sono stati chiaramente definiti. Avranno diritto a riceverli i lavoratori in servizio o in pensione dal 1° gennaio 2024. Sono invece esclusi coloro che hanno lasciato il servizio entro il 31 dicembre 2023. Le stime ufficiali indicano un importo medio lordo che oscilla tra 1.400 e 1.500 euro. Per i docenti si prevedono arretrati medi lordi tra 1.400 e 1.516 euro. Per il personale ATA, gli importi si attesteranno tra 1.100 e 1.450 euro lordi. È fondamentale ricordare che tali somme sono soggette a IRPEF e trattenute. L'impatto netto sulla busta paga sarà quindi pari a circa la metà dei valori lordi.

Tempistiche di pagamento e bonus una tantum

Uno degli interrogativi più sentiti riguarda le tempistiche di pagamento. L'obiettivo dell'ARAN è chiudere la trattativa e firmare entro fine 2025. Se il cronoprogramma sarà rispettato, il personale vedrà erogate le somme tra fine anno e inizio 2026. Gli arretrati dovrebbero essere liquidati in un'unica soluzione tra dicembre 2025 e gennaio 2026. Gli aumenti mensili strutturali, invece, diventeranno effettivi dal mese successivo all'entrata in vigore del contratto. Oltre a ciò, l'accordo prevede l'erogazione di un bonus una tantum di 142 euro lordi. A queste risorse si aggiungono i fondi della Legge di Bilancio, che anticipa 240 milioni per l'istruzione. Questa rafforza anche il Fondo per il miglioramento dell’offerta formativa, garantendo sostegno al rinnovo del CCNL scuola.

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