Accertamenti INPS per i pensionati all’estero: scattano le verifiche 2025/26
Controlli INPS 2025 per i pensionati all’estero: al via le verifiche di esistenza in vita in Europa, Africa e Oceania con nuove regole e scadenze da rispettare.
Dal 17 settembre 2025, l’INPS ha avviato una nuova fase di verifiche sull’esistenza in vita dei pensionati italiani residenti all’estero. Questa misura, che non riguarda i Paesi scandinavi e l’Europa orientale (già inclusi in una fase precedente), si concentra su Europa occidentale, Africa e Oceania, dove risiede un numero crescente di pensionati italiani. L’obiettivo è garantire che le pensioni vengano erogate solo a chi ne ha diritto, prevenendo eventuali versamenti indebiti dopo il decesso dei beneficiari.
Accertamento dell’esistenza in vita: come funziona il nuovo controllo INPS
L’INPS ha affidato a Citibank la gestione dell’intero processo di verifica. I pensionati interessati riceveranno una comunicazione ufficiale contenente un modulo da compilare, firmare e restituire insieme a una copia di un documento d’identità valido. La scadenza per l’invio è fissata al 15 gennaio 2026, e la documentazione dovrà arrivare all’indirizzo PO Box 4873, Worthing BN99 3BG, Regno Unito. Se il modulo non viene restituito entro il termine stabilito, il pensionato potrà ritirare la rata di febbraio solo di persona presso uno sportello Western Union del Paese di residenza.
Tuttavia, se entro il 19 febbraio 2026 la documentazione non risulta pervenuta e la pensione non è stata riscossa, l’INPS sospenderà l’erogazione a partire dalla mensilità di marzo. Le comunicazioni verranno tradotte nella lingua ufficiale del Paese di residenza, tra cui inglese, francese, tedesco, spagnolo o portoghese. In Svizzera, saranno disponibili anche in italiano.
Tre modi per dimostrare l’esistenza in vita
I pensionati possono scegliere tra tre opzioni per confermare la propria esistenza in vita. Possono:
- Spedire il modulo compilato via posta all’indirizzo indicato.
- Usare il portale online di Citibank, disponibile per chi vive in Australia, Canada, Regno Unito e Stati Uniti.
- Recarsi di persona presso un punto Western Union entro il 15 gennaio 2026 per ritirare la pensione, dimostrando così di essere in vita.
Ogni lettera spiega in dettaglio come completare la procedura e quali documenti allegare. Chi segue le istruzioni nei tempi previsti continuerà a ricevere la pensione senza interruzioni.
Sempre più pensionati italiani scelgono l’estero: ecco dove vivono
Nel 2024, 228.600 pensionati italiani risultavano residenti all’estero, un dato che l’INPS ha evidenziato nel suo rapporto annuale. Questo numero è triplicato in 15 anni, segno che sempre più persone scelgono altri Paesi per godersi la pensione. Solo nel 2024, quasi 38.000 pensionati si sono trasferiti fuori dall’Italia.
Molti hanno scelto la Spagna, attratti dal clima e dalla presenza di comunità italiane. Il Portogallo ha richiamato pensionati grazie alle politiche fiscali favorevoli (valide fino al 2024), mentre la Svizzera continua a essere una meta storica. Anche Francia e Germania restano popolari per ragioni familiari e lavorative. Infine, mete emergenti come Tunisia e Albania attirano chi cerca un costo della vita più basso e vantaggi fiscali.