Acconto IMU 2025: scadenze e chi deve pagare
IMU 2025: la scadenza per l'acconto è il 16 giugno. Chi deve pagare, le esenzioni, come si calcola e le sanzioni per evitare errori.


Il giugno 2025 porta con sé una scadenza fiscale importante: l'acconto IMU. I proprietari di immobili hanno tempo fino a lunedì 16 giugno per versare l'acconto o l'intero importo. Tuttavia, non tutti i cittadini devono affrontare questo adempimento. La maggior parte dei proprietari di prime case, infatti, gode dell'esenzione dall'imposta. Tutte le informazioni essenziali per capire chi deve versare l'IMU, chi ne è esente, quali categorie catastali rientrano nel calcolo, le scadenze e le conseguenze di un mancato pagamento.
L'IMU: cos'è e chi la versa nel 2025
L'IMU, imposta comunale sugli immobili, è stata introdotta nel 2012 e si applica ai proprietari di immobili, inclusi terreni agricoli e fabbricati. Ha sostituito l'ICI per finanziare i servizi locali. Nel 2025, tutti i proprietari di immobili versano l'IMU, tranne quelli con abitazioni principali che non rientrano nelle categorie di lusso. Questo significa che pagano l'imposta:
- Proprietari di seconde case: l'IMU si applica a tutte le abitazioni diverse dall'abitazione principale.
- Proprietari di terreni: l'imposta è dovuta anche per i terreni agricoli e incolti, salvo specifiche esenzioni.
- Proprietari di immobili commerciali: rientrano negozi, uffici, capannoni e altri immobili a uso commerciale.
- Proprietari di prime case signorili e di lusso.
Esenzioni e riduzioni: chi non paga o paga meno IMU 2025
Molti proprietari possono beneficiare di esenzioni o riduzioni dall'IMU 2025. Le esenzioni principali riguardano:
- Abitazioni principali non di lusso: le case utilizzate come abitazione principale non sono soggette all'IMU, a meno che non appartengano alle categorie catastali A/1, A/8 e A/9 (considerate di lusso).
- Immobili di cooperative edilizie a proprietà indivisa: sono esenti se i soci assegnatari li usano come abitazione principale.
- Immobili di enti pubblici e religiosi: alcuni immobili posseduti da enti pubblici o religiosi possono essere esenti, purché non li usino per attività commerciali.
Inoltre, alcune situazioni danno diritto a riduzioni:
- Immobili in comodato d'uso gratuito: se concessi a parenti di primo grado (genitori-figli) con contratto registrato, beneficiano di una riduzione del 50% della base imponibile.
- Immobili locati a canone concordato: questi immobili godono di una riduzione del 25% sull'aliquota IMU comunale, quindi il proprietario versa solo il 75% dell'IMU ordinaria.
- Immobili inagibili o inabitabili: se dichiarati inagibili o inabitabili e non utilizzati, beneficiano di una riduzione del 50% della base imponibile, previa presentazione di una perizia tecnica.
- Riduzione IMU per case occupate: le case occupate possono beneficiare di una riduzione della base imponibile fino al 50%, a seconda dei regolamenti comunali, che potrebbero prevedere riduzioni maggiori o condizioni specifiche.
- Agevolazioni anziani e disabili.
Le categorie catastali, come A/1 – A/11 (Abitazioni), B/1 – B/8 (Usi collettivi), C/1 – C/6 (Uso commerciale), D/1 – D/10 (Uso speciale) ed E/1 – E/9 (Uso particolare), sono fondamentali per determinare l'importo.
Scadenze e calcolo: come versare l'IMU 2025
Per evitare sanzioni, è fondamentale conoscere le scadenze dei pagamenti:
- 16 giugno 2025: scadenza per il pagamento dell'acconto. L'acconto corrisponde al 50% dell'imposta dovuta per l'anno precedente.
- 16 dicembre 2025: scadenza per il saldo, che completa il pagamento dell'imposta annuale.
Il calcolo dell'IMU si basa su diversi fattori:
- Rendita catastale: punto di partenza, rivalutata del 5% e moltiplicata per un coefficiente che varia in base alla categoria catastale.
- Aliquota comunale: ogni Comune stabilisce la propria aliquota, che può variare entro limiti di legge e differire per tipo di immobile.
- Detrazioni: per le abitazioni principali di lusso (A/1, A/8, A/9), è prevista una detrazione di 200 euro.
Dal 1° gennaio 2025, la nuova IMU semplificata 2025 ha introdotto una riforma che snellisce le aliquote, portandole a 128 nuove classi, permettendo una classificazione più precisa degli immobili imponibili o esenti.
Mancato pagamento e modalità di versamento
Non versare l'IMU entro la scadenza comporta conseguenze:
- Sanzioni: in caso di ritardo, si applicano sanzioni dallo 0,1% al 3,75% per ogni giorno nei primi 14 giorni. Dal 15° giorno, le sanzioni aumentano fino al 30% dell'importo dovuto.
- Interessi di mora: oltre alle sanzioni, si aggiungono interessi di mora calcolati quotidianamente sul tasso legale.
- Procedure esattoriali: un mancato pagamento prolungato può portare il Comune ad avviare procedure esecutive, come il pignoramento dei beni.
Per il 2025, le modalità di versamento dell'imposta rimangono invariate. Si può pagare l'IMU tramite:
- Modello F24: si può compilare online o presso una banca o un ufficio postale, è il metodo più diffuso.
- Servizi Online del Comune: molti Comuni offrono la possibilità di pagare l'IMU direttamente attraverso il loro sito web, mettendo a disposizione portali di calcolo online e anche il modello F24 precompilato e semplificato.
Riferimenti utili
Per ottenere informazioni dettagliate e assistenza personalizzata sull'IMU 2025, è utile consultare:
- Sito del Comune di residenza: per conoscere aliquote specifiche e modalità di pagamento.
- Agenzia delle Entrate: per il calcolo della rendita catastale e informazioni sulle categorie catastali.
- Consulente fiscale: per assistenza personalizzata nel calcolo e nel pagamento dell'IMU.