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Addio a Google.it: cosa cambia per gli utenti italiani

Google dice addio a Google.it e agli altri domini locali: cosa cambia per gli utenti italiani, quali servizi restano e come si trasformerà la ricerca online.

Google ha annunciato la chiusura dei domini locali, tra cui il celebre Google.it, segnando un cambiamento storico per l’esperienza online in Italia. D’ora in avanti, chi proverà a collegarsi al sito italiano del motore di ricerca verrà automaticamente reindirizzato a Google.com, la versione internazionale della piattaforma. Questo passaggio fa parte di un processo globale che coinvolge anche altri Paesi, come Germania, Francia e Brasile.

Unificazione globale: perché Google chiude i domini locali

La decisione di eliminare i domini nazionali nasce da una strategia di ottimizzazione dell’infrastruttura globale di Google. L’obiettivo principale è quello di garantire un’esperienza d’uso più coerente, centralizzata e snella. Tra i vantaggi previsti, ci sono:

  • Riduzione dei costi di gestione per ogni singolo dominio nazionale
  • Semplificazione degli aggiornamenti e delle operazioni di manutenzione
  • Uniformità dell’interfaccia utente, indipendentemente dalla nazione di accesso

Il cambiamento non riguarda solo l’Italia, ma rappresenta una trasformazione su scala mondiale, destinata a modificare il modo in cui milioni di persone interagiscono con il motore di ricerca più utilizzato al mondo.

Come cambia la ricerca online per gli utenti in Italia

Nonostante la fine del dominio Google.it, la funzionalità del motore di ricerca rimarrà invariata. Tuttavia, ci saranno alcune differenze visibili. L’interfaccia sarà standardizzata, priva di elementi personalizzati per l’Italia. Non ci saranno più sezioni dedicate ai portali italiani, come accadeva con Google News o con i suggerimenti iniziali nella home page. Grazie alla geolocalizzazione e alla lingua impostata nel browser, le ricerche continueranno comunque a mostrare risultati pertinenti per l’utente italiano. Tuttavia, la scomparsa della homepage nazionale segna un cambiamento significativo, soprattutto per chi utilizza Google per lavoro, studio o aggiornamenti quotidiani.

I servizi Google restano attivi: cosa non cambia

La transizione verso Google.com non comporta interruzioni nei servizi offerti dal colosso di Mountain View. Strumenti come Gmail, Google Maps, Google Drive e Google Traduttore continueranno a funzionare regolarmente. L’unico cambiamento reale sarà il dominio di accesso, che passerà da google.it a google.com. In pratica, per gli utenti non ci sarà bisogno di modificare le proprie abitudini: le applicazioni preferite resteranno accessibili e operative come sempre. Si tratta quindi di un cambiamento più formale che sostanziale, ma che riflette l’evoluzione verso un’identità digitale più globale e unificata.

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