Alto Adige, previsto un aumento degli stipendi per i docenti a partire dal 2026

A partire dal 1° gennaio 2026, gli insegnanti dell’Alto Adige beneficeranno di un importante aumento degli stipendi pari a 380 euro lordi al mese. L’annuncio è stato dato dalla Provincia autonoma di Bolzano, che ha definito l’intervento un “aumento reale” della retribuzione, andando oltre il semplice adeguamento all’inflazione.

Una svolta nel trattamento economico del personale scolastico in Alto Adige

L’iniziativa rappresenta un cambiamento sostanziale rispetto al sistema di compensi finora adottato. Attualmente, il personale docente percepisce un’indennità straordinaria una tantum di 1.745,12 euro, riferita al triennio 2022-2024. Con l’avvio del nuovo piano salariale, l’incremento mensile diventerà parte integrante della retribuzione base, garantendo maggiore continuità e stabilità economica. L’aumento sarà applicato a tutti i docenti, sia delle scuole statali sia delle scuole provinciali, assicurando così uniformità nel trattamento.

Un impegno concreto per valorizzare la professione docente

Il presidente della Provincia, Arno Kompatscher, ha spiegato che la decisione risponde all’esigenza di valorizzare il ruolo degli insegnanti. “Chi ha scelto questo mestiere con dedizione merita una prospettiva più positiva”, ha affermato, sottolineando che si tratta di un investimento nel futuro dell’intera comunità, e non di una semplice voce di bilancio. La volontà dell’amministrazione è quella di offrire una risposta concreta alla necessità di riconoscere l’impegno quotidiano del personale scolastico.

Aumento degli stipendi dei docenti in Alto Adige: risorse già previste nel bilancio triennale 2026-2028

Per rendere possibile questo passo, la Giunta provinciale ha già previsto nel bilancio triennale 2026-2028 le risorse economiche necessarie. È stato avviato un tavolo di concertazione con le organizzazioni sindacali per definire nel dettaglio l’impatto finanziario dell’intervento. Sebbene il presidente Kompatscher abbia riconosciuto che gli stipendi attuali restano al di sotto del livello inflattivo, l’obiettivo dichiarato è quello di ottenere un reale incremento del potere d’acquisto a partire dal 2026.