Anno 2013: Tribunale di Roma ribalta la decisione della Cassazione, vale anche ai fini economici [Sentenza]
Clamorosa sentenza del Tar di Roma che riconosce anche gli effetti economici dell'anno 2013 per il personale scolastico, smentendo di fatto la Cassazione.

![Anno 2013: Tribunale di Roma ribalta la decisione della Cassazione, vale anche ai fini economici [Sentenza] - Tribunale di Roma](https://cdn10.webmaster360.it/2025/05/covers/bYDZPckxXZ1com0NASjTjmLvy2z9yPv7rG3yyqvr.jpg)
Recupero dell'anno 2013 - Una recente sentenza del Tar del Lazio, pubblicata il 27 maggio 2025, ha riconosciuto piena validità giuridica ed economica all’anno 2013 nella ricostruzione di carriera del personale scolastico, smentendo l’orientamento restrittivo della Cassazione. Quest’ultima, infatti, aveva considerato l’anno oggetto del contendere valido solo a fini giuridici, escludendo ogni effetto economico. La pronuncia del Tar segna un punto di svolta per i diritti retributivi dei lavoratori della scuola.
Cassazione: differenza tra effetti economici e giuridici
La Corte di Cassazione, in varie sentenze, ha costantemente ribadito la distinzione tra progressioni economiche e progressioni giuridiche. Le prime, legate a incrementi stipendiali, erano state bloccate dalla normativa di contenimento della spesa pubblica. Le seconde, invece, ovvero il riconoscimento dell’anzianità di servizio e dell’avanzamento di carriera, dovevano restare intatte anche in presenza di blocchi retributivi. In questo contesto, la Cassazione riteneva che il blocco degli aumenti economici non potesse tradursi in un annullamento del riconoscimento giuridico dell’anno 2013.
Il Tar di Roma: l’anno 2013 ha effetti anche sullo stipendio
Contrariamente a quanto stabilito dalla Suprema Corte, il Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio ha deciso di aderire a un’interpretazione più favorevole al personale scolastico. Richiamando l’ordinanza n. 1633/2024 della Corte di Cassazione e altri pronunciamenti di merito, il Tar ha sancito che il riconoscimento dell’anno 2013 deve comportare anche una ridefinizione delle progressioni stipendiali, in conformità agli scaglioni contrattuali previsti. In altre parole, l’anno 2013 non può essere escluso dal calcolo delle fasce retributive maturate, generando così un diritto alle differenze di stipendio.
Condanna dell’Amministrazione e implicazioni economiche
In applicazione di questa interpretazione, il Tar ha condannato l’Amministrazione a riconoscere al ricorrente tutte le differenze retributive maturate a seguito della corretta ricostruzione della carriera, inclusivo dell’anno 2013. Il pagamento dovrà comprendere anche interessi legali e rivalutazione monetaria, nei limiti del periodo prescrizionale di cinque anni a partire dal 19 febbraio 2025. Questa sentenza apre quindi nuove prospettive per migliaia di lavoratori della scuola, offrendo una base solida per eventuali ricorsi finalizzati al recupero delle somme non percepite.