Anno di prova neoassunti 2025/26: pubblicata la Nota Ministeriale
Tutto sulle nuove regole per l'anno di prova neoassunti: 50 ore obbligatorie, focus sui laboratori PNRR e l'importanza del tutor.
Il MiM ha pubblicato la Nota Ministeriale, definendo le linee guida ufficiali per l'anno di prova docenti neoassunti relativo all'a.s. 2025/2026. Il percorso prevede un totale di 50 ore formative e introduce modalità operative aggiornate. L'obiettivo primario è garantire un inserimento professionale efficace nella comunità scolastica, alternando attività in presenza e online.
La struttura dell'anno di prova docenti
Il percorso formativo è obbligatorio e si articola in fasi ben distinte per un impegno complessivo di 50 ore, indispensabili per la conferma in ruolo. Le attività, disciplinate dal DM 226/2022, sono state progettate per supportare i neoimmessi attraverso un mix equilibrato di formazione sincrona e asincrona. Ecco come sono suddivise le ore previste:
incontri propedeutici e di restituzione finale (6 ore);
laboratori dedicati e momenti di osservazione peer to peer (24 ore totali);
formazione teorica online sulla piattaforma INDIRE (20 ore).
Queste tappe rappresentano un iter strutturato che accompagna il docente nello sviluppo delle competenze professionali necessarie.
Novità PNRR e laboratori formativi
Una modifica sostanziale per il nuovo anno scolastico riguarda i laboratori formativi che, secondo le recenti disposizioni ministeriali, devono integrarsi strettamente con le risorse del PNRR. Almeno il 20% della formazione complessiva dovrà vertere su temi cruciali come la didattica digitale integrata e il potenziamento delle competenze linguistiche e multilinguistiche. I docenti saranno tenuti a frequentare moduli specifici, che verranno registrati sulla piattaforma Scuola Futura, garantendo così l'acquisizione di abilità moderne e trasversali, oggi strettamente necessarie per affrontare con successo le sfide dell'innovazione didattica.
Il ruolo del tutor e la valutazione finale
La figura del docente tutor assume un rilievo centrale nell'intero processo, affiancando il collega neoassunto nell'elaborazione del portfolio professionale e durante l'osservazione in classe. Per superare l'anno di prova, è requisito indispensabile aver prestato 180 giorni di servizio, di cui almeno 120 dedicati alle attività didattiche effettive. La verifica conclusiva prevede un colloquio davanti al Comitato di valutazione, durante il quale verrà discusso il test finale basato sulle risultanze istruttorie. Solo l'esito positivo di tutte queste fasi permetterà la definitiva conferma nel ruolo.