Architettura 2025/26: test di ammissione, 50 domande in 100 minuti
Definite le modalità di accesso ad Architettura per il 2025/26: test nazionale da 50 quesiti, graduatorie uniche e tutele per studenti con DSA e disabilità.
Il MUR ha pubblicato il decreto che regola l'accesso ai corsi di Architettura per il 2025/26. Il test sarà nazionale, con struttura uniforme e misure inclusive per studenti con disabilità e DSA. L’obiettivo è semplificare, digitalizzare e rendere più equa la selezione, mantenendo criteri di trasparenza e pari opportunità.
Accesso ai corsi: nuovo test Architettura nazionale uniformato
Con il decreto ministeriale n. 395 del 12 maggio 2025, il Ministero dell’università e della ricerca ha stabilito le modalità di accesso ai corsi di laurea e laurea magistrale a ciclo unico in Architettura per l’anno accademico 2025/2026. Il provvedimento riguarda tutti i candidati, compresi quelli extra UE, e si applica esclusivamente ai corsi accreditati secondo il DM n. 1154/2021. Ogni ateneo predisporrà autonomamente la prova, ma rispettando criteri strutturali e contenutistici comuni a livello nazionale, in italiano o in inglese a seconda della lingua del corso.
Struttura del test di Architettura: 50 quesiti, valutazione e materie
Il test sarà composto da 50 quesiti a scelta multipla, ciascuno con cinque opzioni di risposta, tra cui solo una è corretta. Il tempo disponibile per lo svolgimento è di 100 minuti. I quesiti verteranno su cultura generale e logica, storia e storia dell’arte, disegno e rappresentazione, fisica e matematica. Ogni risposta esatta vale 1 punto, mentre le risposte sbagliate comportano una penalizzazione di -0,25 punti. Le risposte non date non influiscono sul punteggio. I dettagli sono specificati nell’Allegato A del decreto.
Graduatorie, preferenze e gestione dei posti
I candidati verranno inseriti in graduatorie a punteggio decrescente. Ogni università consente di esprimere preferenze tra i propri corsi. In caso di posti vacanti, possono essere previste prove integrative o l’utilizzo di graduatorie di altri atenei, sempre sulla base del punteggio ottenuto. Le prove dovranno svolgersi entro il 30 settembre 2025, con sessioni di recupero possibili in presenza di impedimenti tecnici documentati. I bandi verranno pubblicati almeno 30 giorni prima della prova.
Inclusione e tutele per studenti con disabilità o DSA
Il decreto dedica attenzione ai candidati con disabilità o disturbi specifici dell’apprendimento, prevedendo misure compensative e tempi aggiuntivi, da richiedere secondo le modalità indicate nei bandi universitari. Le certificazioni non aggiornate a causa della pandemia verranno accettate con riserva, per non penalizzare gli studenti. È prevista inoltre una quota riservata per i candidati non UE residenti all’estero, stabilita autonomamente da ciascun ateneo nel rispetto dei criteri generali. Il sistema intende garantire pari opportunità, trasparenza e accesso equo all’istruzione universitaria.