Assistenza sanitaria integrativa scuola: arriva il no 'coerente' della FLC CGIL
Le motivazioni del sindacato sul mancato accordo per l'assistenza sanitaria integrativa scuola e le criticità sui fondi.
Il sindacato non ha siglato il nuovo accordo contrattuale relativo all’assistenza sanitaria integrativa scuola. Le preoccupazioni riguardano la scarsa copertura finanziaria e il rischio di prestazioni ridotte per il personale scolastico.
La frattura sindacale sulla firma del CCNI
Il 29 dicembre 2025 si è tenuto l'incontro decisivo tra il Ministero dell'Istruzione e del Merito e le organizzazioni sindacali per la sottoscrizione definitiva del contratto. Mentre sigle come CISL, SNALS, ANIEF e GILDA hanno ratificato l'intesa, la FLC CGIL si è opposta formalmente alla firma del CCNI sui nuovi criteri di accesso alle tutele.
Criticità sull'assistenza sanitaria integrativa scuola
La decisione di non aderire all'accordo nasce da dubbi strutturali che, secondo la sigla sindacale, minano la sostenibilità dell'intero progetto. L'esiguità delle risorse stanziate appare sproporzionata rispetto alla vasta platea di 1,2 milioni di lavoratori, mettendo a rischio la qualità della copertura.
Le principali problematiche sollevate includono:
Risorse insufficienti per garantire una copertura sanitaria completa.
Mancanza di trasparenza sulle prestazioni effettive che verranno erogate.
Natura provvisoria del finanziamento, limitato ai prossimi quattro anni senza garanzie future.
Il nodo dei tagli ai fondi scolastici
Un ulteriore punto di scontro riguarda la provenienza economica del supporto finanziario. I capitali utilizzati deriverebbero in gran parte da tagli al funzionamento didattico e amministrativo, nonché alle risorse per le commissioni d'esame.
L'accordo, secondo la FLC CGIL, è stato definito con modalità unilaterali dall'Amministrazione. L'assenza di un reale spazio negoziale ha portato il sindacato a ritenere inaccettabile la proposta, giudicando i contenuti non idonei a tutelare il personale della scuola.