Buoni pasto docenti e Ata, Aran frena: solo a chi supera le 7 ore giornaliere
Buoni pasto scuola: Aran propone l’erogazione solo per chi lavora oltre 7 ore al giorno. Novità nel contratto 2022-2024.


Le trattative per il rinnovo contratto scuola 2022-2024 faticano a decollare. Circa 1,2 milioni di lavoratori del comparto scolastico – tra docenti, personale ATA e dirigenti – attendono con ansia una svolta. Tuttavia, il recente rifiuto dell’emendamento sui buoni pasto rischia di compromettere il dialogo tra sindacati e ministero, generando nuovi ostacoli nella corsa all’accordo.
Buoni pasto: i sindacati dicono basta ai rinvii
Dopo l’estensione dei buoni pasto ai lavoratori delle Funzioni centrali, i sindacati hanno alzato la voce: anche docenti e ATA meritano lo stesso diritto. La richiesta diventa ancora più pressante se si considera che in Italia perfino i lavoratori in smart working ricevono i voucher pasto. I rappresentanti sindacali rifiutano ulteriori rinvii e chiedono di colmare una storica disparità che penalizza il personale scolastico.
Il nodo delle risorse economiche
Il vero ostacolo resta la mancanza di fondi. Il Parlamento ha bocciato l’emendamento al decreto Scuola-PNRR, ma il sindacato Anief non si arrende. Dopo il precedente successo con la formazione retribuita inserita nel contratto 2019-2021, Anief propone una nuova strategia: inserire i buoni pasto nel rinnovo del contratto collettivo nazionale. L’obiettivo è avviare una contrattazione di secondo livello basata sulle risorse effettivamente disponibili, evitando illusioni e promesse irrealistiche.
Fine maggio: momento chiave per il rinnovo contratto scuola 2022-2024
La fine di maggio 2025 si presenta come una fase cruciale: sindacati e ARAN dovranno capire se esistono margini per chiudere l’accordo. Tuttavia, l’Agenzia per la rappresentanza negoziale (ARAN) invita alla cautela. Il presidente Antonio Naddeo ha dichiarato che il riconoscimento dei buoni pasto richiede una legge ad hoc, in quanto servono ingenti stanziamenti per coprire un beneficio esteso a tutto il personale scolastico.
Ipotesi di compromesso: buoni pasto solo per chi lavora più ore
In attesa di una norma chiara, si discute un possibile compromesso: concedere i buoni pasto solo a chi supera una certa soglia oraria giornaliera. Secondo Naddeo, rientrerebbero in questa fascia:
- I dirigenti scolastici
- Il personale ATA
- In misura minore, i docenti con orario intensificato (a seguito della settimana corta da 5 giorni)
Il criterio si basa su una giornata lavorativa che supera le 7 ore e 12 minuti, soglia che attiverebbe il diritto al voucher pasto.
Conclusioni: una trattativa in bilico
Il rinnovo contratto scuola 2022-2024 affronta uno dei suoi momenti più delicati. Senza una copertura economica certa, il rischio di stallo è concreto. I sindacati spingono per includere i buoni pasto come diritto contrattuale, mentre l’ARAN resta ancorata alla necessità di una norma di legge.
Per i lavoratori della scuola, la speranza è che le parti trovino un punto d’incontro entro l’estate, per chiudere finalmente un contratto atteso da anni.