Caos a Pescara: liceo di nuovo evacuato per il solito spray urticante
La Dirigente Scolastica ha individuato i responsabili del gesto che ha causato l'uscita anticipata degli alunni per motivi di sicurezza
Un nuovo allarme ha scosso la città: il liceo di Pescara è stato evacuato per la presenza di sostanze irritanti nell'aria. La dirigente scolastica ha confermato di aver individuato i colpevoli del gesto, due studenti minorenni colti sul fatto. Si tratterebbe di una bravata legata all'uso di spray al peperoncino nei corridoi.
La dinamica dell'evacuazione a scuola
La mattinata scolastica è stata interrotta bruscamente intorno alle 10:45, quando il personale ha avvertito un odore acre nell'aria. A scopo puramente cautelativo, la presidenza ha deciso di far uscire gli studenti alle 11:30, inviando una comunicazione ufficiale alle famiglie.
Sul posto sono intervenuti tempestivamente i vigili del fuoco, i carabinieri e il personale del 118 per mettere in sicurezza l'area. Fortunatamente, la situazione è tornata sotto controllo in breve tempo e non si sono registrate conseguenze gravi per gli alunni o il personale.
Responsabili dello spray al peperoncino individuati
A differenza dei casi passati, questa volta l'istituto ha agito con estrema rapidità nell'identificare gli autori. La preside ha dichiarato di aver colto sul fatto i due studenti responsabili, definendo l'accaduto come una "bravata" finita male.
Secondo le prime ricostruzioni, si tratterebbe di due ragazzi minori di 14 anni. La dinamica appare chiara: uno studente avrebbe introdotto la bomboletta nell'istituto, mentre l'altro l'avrebbe azionata, causando l'allarme generale.
La scuola sta ora valutando i provvedimenti disciplinari più idonei da adottare. La dirigente ha specificato che l'evacuazione è stata decisa nonostante l'odore della sostanza fosse già svanito, per garantire la massima tutela di tutti i presenti.
I precedenti episodi e i sintomi
Non è la prima volta che si verifica un'emergenza simile negli istituti della zona, creando preoccupazione tra i genitori e le istituzioni. Il sindaco Carlo Masci aveva già ipotizzato collegamenti diretti tra i vari eventi accaduti negli ultimi due mesi.
Ecco una sintesi degli episodi precedenti e delle conseguenze riportate:
16 ottobre: primo episodio con diffusione di sostanza irritante e attivazione del protocollo per maxi emergenze.
6 novembre: caso analogo in un altro liceo, con intervento del nucleo Nbcr dei vigili del fuoco.
Sintomi registrati: tosse persistente, bruciore agli occhi e lacrimazione intensa.
In quelle occasioni, alcuni studenti erano stati costretti a ricorrere alle cure del pronto soccorso. Questa volta, fortunatamente, l'epilogo è stato meno drammatico, ma resta alta l'attenzione sul fenomeno.