Carta del docente, oltre 200 precari a Livorno ancora senza rimborso: il MiM non paga nonostante le sentenze

A Livorno oltre 200 insegnanti precari attendono da oltre un anno il pagamento da parte del MiM della Carta del docente, nonostante le cause vinte.

08 aprile 2025 23:18
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Oltre 200 insegnanti precari della provincia di Livorno sono in attesa, da più di un anno, del pagamento della Carta del docente, nonostante abbiano vinto i relativi ricorsi legali.

La FLC CGIL in prima linea contro le ingiustizie

A lanciare l’allarme è Veronica Virgili, segretaria generale della Flc-Cgil di Livorno, che denuncia l’inadempienza del Ministero dell’Istruzione. Il disagio riguarda docenti di ogni ordine e grado, con una prevalenza nella scuola secondaria. Più del 70% dei casi coinvolge professionisti della sola città di Livorno. Gli importi non versati variano da 500 a 3.000 euro, a seconda degli anni di supplenza effettuati. Nonostante le sentenze definitive emesse dal Tribunale di Livorno, i fondi continuano a non essere erogati. L’unica via per ottenere quanto spetta è un ulteriore ricorso al TAR, per obbligare l’Amministrazione all’ottemperanza, con costi aggiuntivi a carico dei docenti.

Una lunga battaglia legale per un diritto negato

La questione nasce da una disparità normativa: la Carta del docente, introdotta dalla riforma della "Buona Scuola", prevede un bonus di 500 euro all’anno solo per il personale a tempo indeterminato. Questo ha escluso per anni i docenti precari, costringendoli ad azioni legali per vedersi riconosciuto un diritto che dovrebbe essere garantito a parità di mansioni.

La Flc-Cgil, attraverso i propri legali, ha sostenuto numerosi ricorsi per ottenere l’estensione del bonus anche ai lavoratori non di ruolo. Le cause sono state vinte, e le sentenze passate in giudicato: eppure, il Ministero dell’Istruzione non ha ancora proceduto con i pagamenti. A nulla è valsa la chiarezza giuridica; i docenti si vedono ora costretti ad affrontare nuove spese legali per ottenere l’esecuzione dei verdetti.

Carta del docente: cos'è e a cosa serve

La Carta del docente è uno strumento istituito per sostenere la formazione e l’aggiornamento professionale degli insegnanti. Concepita come un bonus annuale di 500 euro, può essere utilizzata per acquistare libri, iscriversi a corsi di formazione, partecipare a eventi culturali e acquistare strumentazione tecnologica utile alla didattica. Tuttavia, la sua esclusione per i precari è stata oggetto di forti critiche e azioni sindacali.

L’obiettivo della Carta elettronica è quello di sostenere il continuo aggiornamento dei docenti, considerato indispensabile per affrontare le sfide educative contemporanee. Escludere una parte rilevante del corpo docente significa compromettere questo obiettivo e alimentare una profonda disparità di trattamento tra lavoratori della scuola.

Sindacati pronti alla mobilitazione

La Flc-Cgil non intende restare a guardare. La segretaria Virgili ha dichiarato che il sindacato è pronto ad avviare azioni di protesta e ha rivolto un appello diretto al Ministro dell’Istruzione. «Non è accettabile che si continui ad approfittare di lavoratori precari, già penalizzati da ritardi nei pagamenti degli stipendi, costretti a sostenere costi elevati per i percorsi abilitanti e per restare in graduatoria», ha dichiarato.

La richiesta è chiara: che il Ministero autorizzi immediatamente il pagamento delle somme dovute ai docenti precari, evitando ulteriori ricorsi e spese a carico degli interessati. La situazione, denunciano i sindacati, è ormai insostenibile e rischia di compromettere la fiducia nelle istituzioni scolastiche e nei diritti dei lavoratori del comparto istruzione.