Carta del docente: tre nuove sentenze riconoscono il diritto anche agli insegnanti precari
Tre nuove sentenze a Cosenza, Modena e Milano riconoscono il diritto alla Carta del Docente anche ai precari, in linea con oltre 100 pronunce simili.


I Tribunali di Cosenza, Modena e Milano hanno emesso tre sentenze storiche, riconoscendo il diritto alla Carta del Docente anche agli insegnanti precari. Le decisioni, identificate rispettivamente con i numeri RG N.462/25, RG N.1687/25 e RG N.643/25, ribadiscono il principio di parità di trattamento tra i docenti assunti a tempo indeterminato e quelli a termine. Questo orientamento giuridico si inserisce in un contesto già tracciato da oltre 100 tribunali italiani, che hanno dichiarato la discriminazione dei precari una violazione sia della normativa comunitaria che dei principi costituzionali.
Giurisprudenza consolidata: la Carta docenti è un diritto anche per i lavoratori a termine
Le sentenze di Cosenza, Modena e Milano si aggiungono a un consolidato filone giurisprudenziale che equipara i precari ai docenti di ruolo per quanto riguarda il beneficio della Carta del Docente, il bonus di 500 euro annui destinato alla formazione e all’aggiornamento professionale. Dopo la pronuncia del Consiglio di Stato, la giustizia amministrativa ha aperto la strada a un riconoscimento diffuso, superando ogni distinzione di natura contrattuale tra personale a tempo determinato e indeterminato. Il principio cardine è quello della parità di trattamento, sancito dalle direttive europee e recepito dal diritto italiano.
Asset Scuola riapre i termini per il ricorso gratuito sulla Carta docente per i precari
Alla luce di queste numerose vittorie giudiziarie, l’associazione Asset Scuola ha annunciato la riapertura dei termini per aderire al ricorso gratuito volto al riconoscimento della Carta del Docente ai precari. L’iniziativa si rivolge a tutti gli insegnanti con contratti a termine, offrendo la possibilità di richiedere il bonus di 500 euro per ciascun anno scolastico svolto. L’obiettivo è garantire che ogni docente, indipendentemente dalla durata del contratto, possa usufruire degli stessi strumenti di aggiornamento professionale previsti per i colleghi di ruolo.
Una battaglia di civiltà: il diritto dei precari alla formazione finanziata riconosciuto in tutta Italia
La questione del riconoscimento della Carta del Docente ai precari non rappresenta solo una disputa legale, ma un vero e proprio tema di uguaglianza dei diritti nel mondo della scuola. Le decisioni dei tribunali di Cosenza, Modena e Milano sottolineano come il mancato riconoscimento del bonus ai lavoratori a termine costituisca una discriminazione ingiustificata, contrastante con i valori fondanti della Costituzione Italiana e con la normativa dell’Unione Europea.