Carta Docente ai supplenti: Tar Lazio obbliga il MiM a rispettare i tempi, risarcimento entro 60 giorni
Il Tar del Lazio impone al Ministero dell'Istruzione il pagamento della Carta Docente ad una supplente, fissando un termine di 60 giorni per l'accredito.
Il Tar del Lazio ha emesso una sentenza storica sulla Carta Docente, ordinando al MiM di erogare 2.000 euro ad una supplente. Questa decisione rafforza ancora una volta i diritti dei docenti precari, confermando il loro diritto al bonus per l'aggiornamento professionale e stabilendo un termine di 60 giorni per l'adempimento, pena il commissariamento dell'amministrazione.
La sentenza del Tar del Lazio sulla Carta Docente ai supplenti
Il Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio ha posto un punto fermo sulla questione della Carta Docente per il personale non di ruolo. Con una recente ordinanza, i giudici hanno imposto al Ministero dell'Istruzione e del Merito di eseguire una precedente sentenza emessa dal Tribunale del Lavoro di Velletri. Il Ministero avrà 60 giorni di tempo per attivare la carta elettronica a favore di una supplente, accreditandole l'importo di 2.000 euro più interessi e rivalutazione. Tale somma copre gli anni scolastici dal 2018/19 al 2021/22, sanando una palese discriminazione verso i docenti precari. La decisione rappresenta un passo fondamentale per il riconoscimento dei diritti.
Le conseguenze del mancato pagamento
La sentenza del Tar è particolarmente incisiva perché prevede un meccanismo per garantirne l'effettiva esecuzione. Qualora il Ministero dell'Istruzione non dovesse rispettare il termine di sessanta giorni, il tribunale ha già nominato un Commissario ad acta. Questa figura, identificata nel Direttore generale competente, avrà il compito di sostituirsi all'amministrazione inadempiente per assicurare il pagamento del bonus alla docente. Questa misura di garanzia sottolinea la determinazione della giustizia nel far valere i diritti dei docenti precari, che hanno intrapreso un ricorso legale per ottenere quanto spetta loro per legge.
Un lungo percorso giudiziario
Questa ordinanza si inserisce in un contesto legale consolidato, come sottolineato da Marcello Pacifico, presidente nazionale di Anief. La vittoria non è un episodio isolato, ma l'atto finale di un lungo percorso che ha visto diverse corti pronunciarsi a favore dei supplenti. Dalla Corte di Giustizia Europea al Consiglio di Stato, passando per la Cassazione, la giurisprudenza ha costantemente affermato il diritto dei precari a ricevere il bonus per l'aggiornamento professionale. Si tratta del riconoscimento di un principio di parità di trattamento essenziale per la qualità del sistema scolastico.
Il dispositivo
LE CONCLUSIONI DEL TAR DEL LAZIO
P.Q.M.
Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio, sede di Roma (Sezione Terza Bis), definitivamente pronunciando sul ricorso n. 896 del 2025, come in epigrafe N. XXXX/2025 REG.RIC.
proposto, così provvede:
- Accoglie la domanda di esecuzione e, per l’effetto, condanna il Ministero dell'Istruzione e del Merito alla attivazione, in favore della ricorrente, della carta elettronica ad ella spettante entro il termine di sessanta giorni dalla comunicazione o dalla notifica del presente provvedimento.
- Per l’ipotesi di persistente inottemperanza del Ministero intimato, nomina sin d’ora il Commissario ad acta nella persona del Direttore generale dell’Amministrazione resistente preposto alla Direzione generale competente per la materia oggetto del presente giudizio, il quale, con facoltà di delega, provvederà all’esecuzione del giudicato nei successivi sessanta giorni, compiendo tutti gli atti all’uopo necessari.
- Condanna il Ministero dell'Istruzione e del Merito al pagamento, in favore degli avvocati Giovanni Rinaldi, Nicola Zampieri, Fabio Ganci, Walter Miceli, Salvatore Russo, dichiaratisi antistatari, delle spese e competenze del presente giudizio nella somma complessiva di euro 500,00 (cinquecento/00), oltre accessori come per legge.
Ordina che la presente sentenza sia eseguita dall'Autorità amministrativa.
Così deciso in Roma, via Flaminia n. 189, nella camera di consiglio del giorno 17 giugno 2025 con l'intervento dei magistrati.