Cento nuovi alberi al Bellavitis di Udine: un modello concreto di educazione ambientale

Il CNDDU elogia la scuola di Udine: piantati 100 alberi per promuovere l'educazione ambientale e la cittadinanza attiva tra gli studenti.

A cura di Scuolalink Scuolalink
30 novembre 2025 15:00
Cento nuovi alberi al Bellavitis di Udine: un modello concreto di educazione ambientale - Coordinamento Nazionale Docenti
Coordinamento Nazionale Docenti
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Il CNDDU esprime grande soddisfazione per l'iniziativa della scuola Bellavitis di Udine. Piantando cento alberi, gli studenti hanno trasformato il cortile in un laboratorio di cittadinanza attiva, dimostrando come l'educazione ambientale possa unire scienza e responsabilità civile.

Udine, gli studenti della “Bellavitis” piantano cento alberi: un esempio di educazione ambientale attiva

Il Coordinamento Nazionale Docenti della disciplina dei Diritti Umani (CNDDU) esprime il proprio plauso per l’iniziativa promossa dalla scuola secondaria di primo grado E.F. Bellavitis di Udine, che in occasione della Giornata dell’Albero ha realizzato un intervento educativo di rilevante valore formativo e civico. L’attività, che ha coinvolto un centinaio di studenti, si distingue per la capacità di coniugare competenza scientifica, educazione ambientale e partecipazione responsabile, trasformando il cortile scolastico in un luogo di apprendimento attivo e di corresponsabilità verso il bene comune.

Il CNDDU rileva con particolare interesse come l’iniziativa abbia reso pienamente operativo il principio, oggi centrale nel dibattito internazionale sui diritti umani, secondo cui la tutela dell’ambiente costituisce condizione essenziale per l’effettivo esercizio dei diritti fondamentali. Le riflessioni proposte dagli esperti intervenuti – dall’agronomo Ivan Snidero, che ha illustrato il ruolo degli alberi nella mitigazione dell’inquinamento e delle isole di calore, all’ispettore forestale Emilio Gottardo, che ha richiamato l’importanza della cura e della manutenzione degli ecosistemi – hanno offerto agli studenti un quadro chiaro, rigoroso e accessibile della relazione diretta tra ambiente sano, salute pubblica e qualità della vita.

Significativo è stato anche l’intervento dell’assessora all’ambiente Eleonora Meloni, che ha evidenziato la necessità di sostenere, attraverso politiche territoriali coerenti, quelle pratiche educative capaci di incidere concretamente sul comportamento delle giovani generazioni e di contribuire alla costruzione di una cittadinanza ecologica consapevole. Richiami istituzionali di questa natura confermano il ruolo strategico della scuola come attore primario nella formazione di competenze e sensibilità ambientali.

Il Coordinamento sottolinea inoltre l’efficacia della rete interistituzionale attivata dalla scuola Bellavitis, che ha visto la partecipazione coordinata di forze dell’ordine, protezione civile, enti territoriali, realtà scientifiche e associazioni ambientaliste. Tale sinergia rappresenta un modello di collaborazione virtuosa capace di tradurre l’educazione civica in un’esperienza tangibile e condivisa, consolidando nei giovani il senso di appartenenza e il valore della cooperazione.

La direzione dell’Istituto, nella persona del dirigente scolastico prof. Leonardo Primus, insieme al referente organizzativo prof. Francesco Calderini e al corpo docente, ha dimostrato come sia possibile trasformare una celebrazione simbolica in un’azione educativa strutturata e orientata al lungo periodo. Gli alberi piantati dagli studenti non costituiscono soltanto un gesto di attenzione ambientale: rappresentano un impegno verso il futuro, traccia concreta di un percorso formativo che pone al centro il principio di responsabilità intergenerazionale.

Il CNDDU considera esperienze come quella della scuola E.F. Bellavitis un contributo prezioso alla promozione di una cultura dei diritti umani integrata con la sostenibilità ambientale, nella consapevolezza che la protezione del patrimonio naturale è parte integrante dei doveri collettivi e delle garanzie che ogni società deve assicurare ai giovani.

prof. Romano Pesavento, presidente CNDDU

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