Concorso straordinario IRC: la CEI pubblica l'iter per le assunzioni da settembre 2025 [NOTA]
Procedono le assunzioni per i docenti di religione vincitori del concorso straordinario. Ecco le fasi dell'iter per l'immissione in ruolo dal 1° settembre 2025.

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Pubblicate le graduatorie del concorso straordinario per insegnanti di religione cattolica (IRC). Le prime immissioni in ruolo, con contratto a tempo indeterminato, sono previste dal 1° settembre 2025. Ecco la procedura di assunzione, come chiarito da una nota della Conferenza Episcopale Italiana.
L'iter per le immissioni in ruolo
La procedura per le nuove assunzioni segue un percorso definito dalla Legge 186/2003 e si articola in quattro fasi precise. In primo luogo, gli Uffici Scolastici Regionali (USR) procedono con l'approvazione delle graduatorie regionali dei vincitori del concorso straordinario. Successivamente, gli elenchi vengono trasmessi agli Ordinari diocesani competenti per il territorio di riferimento.
La proposta di nomina e il contratto
La terza fase del processo vede l'Ordinario diocesano formulare la proposta di nomina per ciascun docente vincitore, inviandola al dirigente dell'Ufficio Scolastico Regionale. L'iter si conclude con la stipula del contratto a tempo indeterminato e la definitiva presa di servizio da parte dell'insegnante nella sede assegnata. L'assunzione è formalizzata dal dirigente regionale, in accordo con l'Ordinario.
Formazione e periodo di prova
Una volta in ruolo, gli insegnanti di religione cattolica (IRC) sono tenuti ad affrontare un percorso di formazione obbligatorio e a superare il periodo annuale di prova in servizio, come previsto per tutti i docenti neoassunti. Questo passaggio è fondamentale per la conferma definitiva del rapporto di lavoro a tempo indeterminato e per garantire gli standard professionali richiesti.
Assegnazione della sede di servizio
La nota della CEI chiarisce un aspetto cruciale riguardante l'assegnazione delle cattedre. Gli insegnanti di religione sono titolari su un organico regionale su base diocesana. Ciò significa che l'idoneità è valida solo nel territorio della diocesi che l'ha rilasciata. Di conseguenza, spetta all'Ordinario diocesano individuare la sede di servizio, che può essere diversa da quella attuale del docente, senza vincoli derivanti dalla posizione in graduatoria.