Conferma del supplente sostegno: arriva la proroga al 2027/28
La procedura per la conferma del supplente di sostegno su richiesta della famiglia sarà estesa anche per gli anni 2026/27 e 2027/28.


La conferma del supplente di sostegno su richiesta delle famiglie proseguirà. Un emendamento al DL Esami di Stato, approvato al Senato, estende la misura. La procedura sarà valida per gli anni scolastici 2026/27 e 2027/28. Sarà regolata da una specifica Ordinanza Ministeriale. Questa misura punta a garantire la continuità didattica agli alunni con disabilità.
Il contesto normativo della proroga
La novità legislativa per la conferma del supplente di sostegno emerge in sede referente al Senato. Qui è stato introdotto il comma 1-bis all’articolo 4 del Decreto Legge sulla Riforma degli Esami di Stato e l'avvio dell'anno scolastico 2025/26. Questo emendamento cruciale estende la possibilità di conferma per i docenti supplenti su richiesta delle famiglie. La misura, di grande impatto per la continuità didattica, sarà applicata agli anni scolastici 2026/2027 e 2027/2028. La gestione di questa procedura non diventerà strutturale, come era stato inizialmente ipotizzato. Sarà invece regolata, ancora una volta, da una specifica Ordinanza Ministeriale. Questa scelta tecnica è una conseguenza diretta del rinvio della revisione del Regolamento delle supplenze.
Va ricordato che il precedente Decreto Legge 71/2024 mirava a rendere la continuità didattica una misura stabile e definitiva nel sistema scolastico. Non essendo stato finalizzato quel percorso di riforma, si è dovuto optare per la soluzione transitoria dell'ordinanza ministeriale, prorogando di fatto la misura esistente. L'iter del Decreto Scuola n. 127/2025, che contiene questa norma, non è ancora concluso. Dopo aver ricevuto l'approvazione al Senato, il testo passa ora all'esame della Camera dei Deputati. La conversione definitiva in Legge è attesa entro la scadenza dell'8 novembre. Successivamente, spetterà al Ministro dell'Istruzione e del Merito (MIM) pubblicare l'ordinanza attuativa. È molto probabile che questa venga emessa in concomitanza con l'atteso aggiornamento delle GPS (Graduatorie Provinciali per le Supplenze) previsto per la primavera del 2026, che regoleranno il biennio 2026/28.
Conferma del supplente sostegno: la procedura dettagliata
La procedura per la conferma del supplente di sostegno segue un iter amministrativo preciso che coinvolge diversi attori: famiglia, scuola e amministrazione. Il processo è attivato esclusivamente su iniziativa della famiglia dell'alunno. Questa deve formulare una richiesta esplicita di continuità didattica indirizzata al Dirigente Scolastico (DS) della scuola frequentata. La richiesta deve riguardare specificamente il docente supplente avuto nell'anno scolastico di riferimento. Ricevuta l'istanza, il Dirigente Scolastico avvia una fase di valutazione interna. Egli deve verificare attentamente la sussistenza delle condizioni necessarie per procedere alla conferma. Questa valutazione è fondamentale e deve essere fatta nell'esclusivo interesse formativo ed educativo dello studente. Il DS può, e spesso deve, consultare il Gruppo di Lavoro Operativo (GLO) per l'inclusione, organo che definisce il PEI. Se la valutazione del DS (sentito il GLO) è positiva, la palla passa al docente.
L'insegnante interessato deve infatti esprimere il proprio formale consenso a rimanere sulla stessa cattedra. Ottenuto il consenso, il Dirigente Scolastico compilerà un'apposita funzione dedicata sulla piattaforma ministeriale SIDI. Parallelamente, il docente deve confermare questa disponibilità nella sua domanda di supplenza. Dovrà indicare la supplenza specifica come priorità assoluta nella compilazione della domanda per le massime 150 preferenze. L'Ufficio Scolastico territoriale (UST) verifica quindi la reale disponibilità del posto. Questo avviene solo dopo tutte le operazioni di mobilità, le immissioni in ruolo e le assegnazioni provvisorie. Infine, l'UST controlla la nominabilità del docente in base alle preferenze espresse. Se il posto risulta disponibile e la preferenza del docente combacia, il docente riceve la conferma ufficiale tramite il bollettino pubblicato entro il 31 agosto.
Requisiti per i docenti e i dati delle conferme
Non tutti i docenti di sostegno supplenti possono accedere a questa procedura di conferma. I requisiti fissati dall'ordinanza sono specifici e restrittivi. È condizione indispensabile aver avuto un incarico su posto di sostegno con un contratto a tempo determinato. La scadenza di tale contratto deve essere al 30 giugno (termine attività didattiche) o al 31 agosto (termine anno scolastico) dell'anno scolastico 2025/26. Sono categoricamente escluse le supplenze brevi o temporanee, e anche quelle fino al termine delle lezioni con successivi scrutini. La provenienza della nomina, ovvero la graduatoria da cui si è stati chiamati, assume un peso diverso a seconda che il docente sia specializzato o meno. Per i docenti in possesso del titolo di specializzazione sul sostegno, la conferma è possibile indipendentemente dalla graduatoria di provenienza dell'incarico. Questa può essere GaE (Graduatorie a Esaurimento), GPS (Graduatorie Provinciali per le Supplenze) o anche da interpello nazionale. Per i docenti non specializzati, invece, le regole sono molto più stringenti.
L'incarico che dà diritto alla conferma deve provenire esclusivamente da GPS di seconda fascia (per i laureati) o da GPS incrociata. Gli incarichi ottenuti da Graduatoria di Istituto (GI) non danno diritto alla conferma per i docenti non specializzati. I dati recenti forniti dal Ministero ai sindacati mostrano l'ampiezza di questa misura. Nell'anno scolastico 2025/26, ben 44.926 docenti hanno ottenuto la conferma sullo stesso posto dell'anno precedente, garantendo continuità a molti alunni. In alcuni casi, la conferma ha portato anche a un miglioramento della condizione oraria, come il passaggio da uno spezzone orario a un posto intero.