Carta del Docente, erogazione a febbraio: nuovi vincoli su PC e hardware

Il Ministro Valditara conferma la tempistica del bonus 2026 e annuncia una stretta sugli acquisti tecnologici: computer ogni quattro anni.

04 dicembre 2025 19:00
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Il Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, ha confermato che la Carta del Docente per il prossimo anno scolastico sarà disponibile tra la fine di gennaio e i primi di febbraio 2026. Questo slittamento tecnico è necessario per completare il censimento dei nuovi beneficiari, che ora includono i docenti precari, e attendere il via libera alla Legge di Bilancio. Introdotta anche una stretta sull'acquisto di hardware, consentito solo con cadenza quadriennale.

Tempistiche di accredito e calcolo degli importi della Carta del Docente

L'effettiva disponibilità del bonus per l'anno scolastico 2025/2026 è subordinata a specifici passaggi amministrativi e legislativi. La necessità di attendere l'approvazione definitiva della Legge di Bilancio 2026, prevista per fine dicembre, impedisce l'emanazione immediata del decreto attuativo.

Successivamente, il Ministero dovrà calcolare con esattezza la platea degli aventi diritto, che quest'anno si amplia notevolmente includendo i supplenti con contratto al 30 giugno. Come dichiarato dal Ministro Valditara a Orizzonte Scuola, solo dopo questi passaggi sarà possibile definire l'importo preciso, che potrebbe subire una riduzione rispetto ai canonici 500 euro.

Il decreto ministeriale che fisserà criteri e modalità di assegnazione dovrà essere emanato entro il 30 gennaio, rispettando le nuove scadenze normative.

Le novità del decreto: estensione beneficiari e limiti hardware

Il quadro normativo ha subito modifiche sostanziali con il decreto-legge 127/2025, convertito nella Legge 164/2025. Le nuove disposizioni intervengono su tre assi principali per razionalizzare la spesa e adeguarsi alle direttive europee.

Ecco le principali modifiche introdotte per la Carta del Docente:

  • Ampliamento della platea: Il bonus viene esteso a circa 200mila lavoratori aggiuntivi, tra cui il personale educativo e i docenti con supplenze annuali fino al termine delle attività didattiche.

  • Servizi di trasporto: Le spese ammissibili ora includono anche i servizi per il trasporto di persone, offrendo una nuova opzione di utilizzo del credito.

  • Vincoli tecnologici: L'acquisto di hardware e software sarà permesso solo alla prima erogazione della carta e, successivamente, ogni quattro anni a partire dall'anno scolastico 2025/2026.

Questa limitazione sugli acquisti tecnologici nasce da una precisa volontà di controllo della spesa pubblica. Il Ministro Valditara ha motivato la scelta citando dati della Guardia di Finanza, secondo cui quasi il 90% delle risorse veniva assorbito esclusivamente da queste categorie merceologiche.

Criticità della piattaforma e reazioni sindacali

Oltre alle novità future, si registrano problemi tecnici sulla gestione dei fondi pregressi. La riapertura del portale, avvenuta il 19 novembre, ha evidenziato un blocco per molti utenti che non riescono ad accedere ai residui dell'anno scolastico precedente.

Secondo l'assistenza tecnica, i fondi risulterebbero inaccessibili per chi non ha effettuato alcun accesso alla piattaforma nell'anno passato. Una situazione che ha sollevato la ferma protesta della Gilda degli Insegnanti.

"La Carta Docente è un diritto, non può essere subordinato ad un mero accesso informatico". — Vito Carlo Castellana, coordinatore nazionale Gilda degli Insegnanti

I sindacati chiedono un intervento correttivo immediato per sbloccare i residui. Inoltre, le procedure per il riconoscimento del bonus post-sentenza sono cambiate: le richieste vanno ora inviate esclusivamente via PEC agli Uffici Scolastici Regionali competenti.

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