Diploma a 58 anni: il riscatto di una bidella che torna studentessa per ricominciare
Dalla Sicilia a Padova con 100 euro in tasca: a 58 anni si diploma dove lavora e sogna l’università. Una storia di coraggio e rinascita personale


Una storia di determinazione e rinascita arriva da Padova, dove una collaboratrice scolastica di 58 anni ha conseguito il diploma di maturità nello stesso istituto in cui lavora. Dopo anni difficili e un passato segnato da perdite e sacrifici, ha deciso di realizzare un sogno rimasto in sospeso: iscriversi all’università per diventare psicologa
Da Palermo a Padova con un sogno e 100 euro
Giovanna, 58 anni, si è diplomata presso un istituto di Padova dove lavora come collaboratrice scolastica. La sua è una storia che inizia a Palermo, a pochi passi da via D’Amelio, dove è nata e cresciuta. Nella prima prova della maturità ha scelto con decisione la traccia su Paolo Borsellino: “Ci ha insegnato la libertà”, ha raccontato. Dopo un passato tra call center e lavori precari, l’esperienza accanto al padre malato di Alzheimer le ha fatto scoprire una vocazione per l’aiuto agli altri. Dopo aver vinto un concorso come collaboratrice scolastica, è partita per Padova con soli 100 euro in tasca, lasciando a Palermo la figlia e la madre.
Studio e lavoro tra i corridoi della stessa scuola dove prenderà il diploma
A Padova, Giovanna ha vissuto inizialmente ospite dalle suore, affrontando grandi difficoltà economiche. Ora lavora da tre anni nello stesso istituto dove ha sostenuto l’orale di maturità, con il supporto e la stima di docenti e studenti. “Mi sento a casa, ma non voglio accontentarmi”, ha dichiarato. Il prossimo passo è l’università: intende iscriversi a Psicologia per coronare il sogno di diventare “dottoressa”. Una scelta che rappresenta la volontà di rimettersi in gioco, nonostante l’età.
Le sfide del reinserimento formativo in età adulta, tanta forza di volontà per il diploma
Il ritorno allo studio dopo i 50 anni comporta ostacoli cognitivi e psicologici rilevanti. Le persone adulte possono incontrare difficoltà legate alla memoria, all’adattamento alle nuove tecnologie e alla gestione del tempo. Tuttavia, sono spesso sostenute da maggiore motivazione e resilienza, oltre che da una visione chiara degli obiettivi. Il timore del giudizio dei compagni più giovani, l’ansia da prestazione e la sindrome dell’impostore sono tra le principali barriere psicologiche da superare.
Motivazione, resilienza e conciliazione degli impegni
Studiare mentre si lavora richiede una pianificazione attenta e strategie di apprendimento efficaci. Il carico cognitivo e mentale aumenta, specialmente per chi deve anche gestire la vita familiare. Tuttavia, eventi critici come lutti o malattie possono diventare catalizzatori per il cambiamento, spingendo verso nuove mete formative. La capacità di rialzarsi dopo un fallimento, il supporto sociale e la consapevolezza dei propri limiti sono fattori determinanti. La resilienza e l’autoefficacia diventano strumenti indispensabili per affrontare con successo il percorso accademico