DIRIGENTISCUOLA diffida l'USR Lazio: disabilità ignorata nella mobilità di una Dirigente Scolastica

L'USR Lazio nega il trasferimento ad una dirigente scolastica per assistere il figlio con disabilità. DIRIGENTISCUOLA denuncia la violazione della legge 104.

29 luglio 2025 21:55
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L'USR Lazio nega ad una Dirigente scolastica il trasferimento per assistere il figlio con disabilità, violando la legge 104. DIRIGENTISCUOLA diffida l'Ufficio Scolastico e si appella al Ministro Valditara, denunciando un grave errore nelle procedure di mobilità e la negazione di un diritto fondamentale.

La denuncia di DIRIGENTISCUOLA

Il sindacato DIRIGENTISCUOLA ha sollevato un caso emblematico di violazione dei diritti a Roma. Una Dirigente scolastica, con un contratto in scadenza, si è vista negare il trasferimento richiesto per assistere il proprio figlio, affetto da grave disabilità. Nonostante la comprovata disponibilità di sedi, la sua richiesta, basata sulla legge 104/92, è stata respinta senza valide giustificazioni. L'organizzazione sindacale ha immediatamente inviato una diffida formale all'Ufficio Scolastico Regionale (USR) del Lazio e una lettera al Ministro dell'Istruzione, Giuseppe Valditara, per chiedere un intervento risolutivo.

Un errore macroscopico dell'amministrazione

La vicenda assume contorni ancora più gravi di fronte all'ostinazione dell'amministrazione nel non voler ammettere quello che appare come un palese errore. La normativa sulla mobilità dei dirigenti scolastici è chiara e non lascia spazio a interpretazioni locali. I criteri, definiti a livello nazionale, prevedono tutele specifiche per l'assistenza a familiari disabili. DIRIGENTISCUOLA denuncia un abuso di potere, ipotizzando che la sede richiesta, e tuttora libera, sia stata "congelata" per essere assegnata discrezionalmente in reggenza, calpestando così diritti sanciti dalla legge.

Una battaglia di civiltà per i diritti

Dopo numerosi tentativi di dialogo ignorati, DIRIGENTISCUOLA ha deciso di passare alle vie legali. Quella che potrebbe sembrare una semplice vertenza sindacale è in realtà, come sottolinea il presidente Attilio Fratta, una "battaglia di civiltà". In un solo atto sono stati lesi il diritto alla salute, alla famiglia e al lavoro. Il sindacato si dice pronto a mobilitarsi con ogni mezzo, incluse manifestazioni, per tutelare la dignità della lavoratrice e riaffermare un principio di legalità. Questo caso, purtroppo, non sarebbe isolato, ma si inserirebbe in un contesto di crescenti segnalazioni di violazione di diritti da parte dell'amministrazione.

In sintesi: diritti negati e appello al Ministro

Il caso della Dirigente scolastica a cui è stato negato il trasferimento per assistenza al figlio disabile evidenzia una grave falla nel sistema. L'USR Lazio è accusato di aver ignorato la legge 104, spingendo DIRIGENTISCUOLA a una diffida e a un appello diretto al Ministro Valditara per ristabilire la legalità e tutelare i diritti fondamentali.