Disparità educativa in Italia: scuole statali soffocano nel caldo, paritarie irrigate di fondi pubblici
Il PSI denuncia il disagio dei docenti nelle scuole statali senza aria condizionata, mentre le scuole paritarie ricevono finanziamenti crescenti


Mentre le scuole statali italiane soffrono il caldo estivo senza adeguati impianti di raffrescamento, le scuole paritarie continuano a ricevere finanziamenti pubblici in crescita costante. Il PSI denuncia questa disparità e avverte che il diritto all’istruzione rischia di diventare un privilegio, allontanando le famiglie meno abbienti da pari opportunità educative
Finanziamenti alle scuole paritarie: una primavera che non finisce mai
Già da novembre scorso il Governo ha stanziato fondi per le scuole paritarie, poi incrementati ulteriormente a febbraio fino a raggiungere 750 milioni di euro. Questi finanziamenti sono stati accolti e rilanciati da diverse amministrazioni regionali, come il Veneto, che ha annunciato un contributo aggiuntivo di 18 milioni di euro per sostenere le scuole non statali. Questo flusso di risorse continua a mantenere le scuole paritarie in una sorta di “primavera” finanziaria, a differenza di ciò che accade nel sistema pubblico.
Scuole statali al limite: caldo estremo e mancanza di infrastrutture
Nel frattempo, le scuole statali affrontano l’estate senza impianti di raffrescamento adeguati, costringendo studenti e personale scolastico a sostenere esami di maturità sotto temperature elevate. L’unica forma di sollievo è rappresentata da qualche vecchio ventilatore sparso negli istituti. Questa situazione mette in evidenza una grave carenza di infrastrutture e un’attenzione insufficiente alle esigenze degli istituti pubblici, che sono frequentati dalla maggior parte degli studenti italiani.
Priorità di spesa pubblica: istruzione, sanità e spese militari
Mentre i fondi del PNRR destinati a istruzione statale e sanità pubblica rischiano di essere deviati per finanziare l’aumento delle spese militari imposto dall’Europa su richiesta degli Stati Uniti, la condizione delle scuole statali peggiora. Questa scelta politica è al centro della critica del PSI, che sottolinea come sia necessario garantire priorità ai settori fondamentali per il benessere della collettività, in particolare a chi si affida al sistema pubblico per un’educazione di qualità.
Disuguaglianze nell’accesso all’istruzione tra scuole statali e paritarie: il monito del PSI
Il PSI afferma che essere socialisti significa promuovere libertà e uguaglianza, valori che devono guidare le politiche educative. La disparità di trattamento tra scuole statali e paritarie rischia di escludere le famiglie meno abbienti, che non possono permettersi rette e spese delle scuole non statali. Per i socialisti, è indispensabile garantire pari opportunità educative per tutti, evitando che l’istruzione diventi un privilegio riservato a pochi, in contrasto con i principi di giustizia sociale