Docente per l'inclusione: la proposta della Lega e le 'incomprensioni' nel mondo della scuola
Una proposta di legge punta a sostituire il docente di sostegno con il docente per l'inclusione. Un cambiamento per una scuola più equa e partecipativa.


Una proposta di legge della Lega mira a sostituire la figura del docente di sostegno con quella del "docente per l'inclusione". L'obiettivo è superare il concetto di supporto individuale per promuovere una didattica inclusiva rivolta a tutta la classe, cambiando l'approccio culturale all'interno del sistema scolastico italiano.
Un nuovo paradigma per la scuola
La proposta di legge, presentata dalla deputata Giovanna Miele, intende avviare un profondo cambiamento culturale nel mondo della scuola. L'iniziativa legislativa propone di sostituire ufficialmente il termine "docente di sostegno" con "docente per l'inclusione". Secondo la proponente, la vecchia definizione è legata a un concetto superato, che presuppone una fragilità da assistere. Il nuovo approccio, invece, si fonda sul valore universale dell'inclusione scolastica, con l'obiettivo di garantire a tutti gli studenti le medesime opportunità di apprendimento e partecipazione attiva alla vita della classe.
Il ruolo del docente per l'inclusione
La modifica non sarebbe solo nominale, ma sostanziale. La figura del docente per l'inclusione è pensata per diventare una risorsa a disposizione dell'intero gruppo classe, e non solo degli alunni con disabilità. Questo professionista assumerebbe un ruolo trasversale, collaborando con gli altri insegnanti per elaborare strategie didattiche innovative e inclusive. L'evoluzione di questo ruolo si allinea con i principi della Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità e con le più recenti linee guida ministeriali, promuovendo un ambiente di apprendimento equo e partecipativo per ogni studente.
L'iter legislativo e le reazioni
Affinché il cambiamento diventi effettivo, la proposta dovrà completare il suo iter legislativo. Una volta approvata, il Ministro dell'istruzione e del merito avrà il compito di emanare le direttive applicative per uniformare le mansioni e l'adozione della nuova figura professionale in tutto il sistema scolastico nazionale. La deputata Miele ha espresso rammarico per le eventuali incomprensioni, sottolineando come l'intenzione sia quella di valorizzare un ruolo già evoluto, che oggi lavora per progetti rivolti all'intera classe e non più solo per "sostenere" il singolo alunno.
In sintesi: verso una scuola inclusiva
La proposta di legge per istituire il "docente per l'inclusione" rappresenta un tentativo di rinnovamento del sistema educativo. L'intento è superare una visione assistenziale per abbracciare un modello di scuola inclusiva, dove le competenze didattiche specializzate diventano una risorsa a beneficio di tutti gli studenti, promuovendo equità e partecipazione.