Ferie non godute: altra sentanza a Napoli, docente risarcita di 7mila euro

Il tribunale di Napoli ha condannato la scuola a risarcire una docente precaria con 7.000 euro per le ferie non godute, riaffermando un diritto fondamentale.

20 giugno 2025 19:09
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Una sentenza del Tribunale di Napoli, l'ennesima, riconosce ad una docente precaria il diritto all'indennizzo per le ferie non godute, stabilendo un risarcimento di 7.000 euro. La decisione rafforza la parità di trattamento tra lavoratori a tempo determinato e personale di ruolo nel settore scolastico.

Il diritto irrinunciabile alle ferie

Il Tribunale di Napoli, con la sentenza N.4565/2025, ha ribadito un principio fondamentale del diritto del lavoro: le ferie maturate e non fruite devono essere monetizzate. Questo diritto, considerato irrinunciabile, si basa su una solida giurisprudenza nazionale ed europea, che tutela tutti i lavoratori, inclusi i docenti precari, garantendo loro un'indennità sostitutiva qualora non sia stato possibile usufruire del riposo spettante.

Ferie non godute: la normativa europea e la parità di trattamento

L'orientamento del giudice si allinea a quanto più volte espresso dalla Corte di Giustizia dell’Unione Europea. Le corti europee hanno costantemente condannato ogni forma di trattamento discriminatorio verso i lavoratori con contratto a tempo determinato. La normativa comunitaria vieta qualsiasi prassi che limiti le tutele normative ed economiche dei supplenti rispetto ai colleghi assunti a tempo indeterminato.

Il caso della docente precaria a Napoli

La vicenda giudiziaria ha visto protagonista un'insegnante che, per circa cinque anni, ha lavorato con contratti a termine in una scuola napoletana. Al termine dell'ultimo incarico, l'amministrazione non le aveva corrisposto l'indennità per le ferie maturate e non godute. Assistita dai legali di Asset Scuola, la docente ha ottenuto una vittoria che costituisce un precedente significativo per tutto il personale scolastico.

La condanna dell'amministrazione scolastica

Il giudice ha condannato l'amministrazione scolastica al pagamento di circa 7.000 euro, cifra che include anche gli interessi e la rivalutazione monetaria. La sentenza chiarisce che la mancata fruizione delle ferie non estingue il diritto economico corrispondente. L'unica eccezione si verifica quando il datore di lavoro dimostra di aver messo il dipendente nelle condizioni effettive di usufruire del riposo, circostanza non avvenuta nel caso esaminato.