Formazione docenti per l'inclusione: le perplessità della Uil Scuola
Nuova formazione docenti per l'inclusione finanziata dal PNRR. La Uil Scuola evidenzia criticità su tempistiche, scadenze e retribuzione delle ore.


Il Ministero dell’Istruzione ha presentato il piano di formazione docenti per l’inclusione 2025/26, finanziato dal PNRR. Il sindacato Uil Scuola Rua esprime forti perplessità, sottolineando la necessità di tempi certi, risorse adeguate e rispetto per il contratto dei docenti, per non compromettere l'efficacia degli interventi.
Il piano del Ministero sulla formazione docenti per l'inclusione
Il Ministero dell'Istruzione e del Merito ha delineato il programma formativo per l'anno scolastico 2025/2026, finanziato con fondi del PNRR. Le risorse, definite limitate, sono state distribuite alle Scuole Polo regionali in base al numero di docenti di sostegno in servizio. Sebbene la formazione sia rivolta principalmente a questi ultimi, l'obiettivo è coinvolgere tutto il personale docente per promuovere una cultura dell'inclusione diffusa. I corsi, previsti tra settembre e ottobre 2025, si concentreranno su didattica universale, gestione di classi eterogenee, benessere scolastico e lavoro collegiale, con rendicontazione finale entro il 31 ottobre 2025.
Tempistiche e scadenze sotto accusa
La Uil Scuola Rua ha evidenziato notevoli criticità riguardo alle tempistiche. L'avvio dei corsi a ridosso dell'inizio dell'anno scolastico rende complessa sia la programmazione didattica interna degli istituti sia il reclutamento dei docenti su base volontaria. Le scadenze ravvicinate per la conclusione e la rendicontazione, fissate per la fine di ottobre, rischiano di comprimere eccessivamente i tempi e i contenuti. Secondo il sindacato, questo approccio rischia di trasformare un'importante occasione di crescita professionale in una semplice e frettolosa formalità, compromettendo la qualità formativa dell'intervento.
L'aspetto contrattuale e le risorse
Un altro nodo cruciale riguarda la gestione oraria e contrattuale. La formazione potrebbe facilmente eccedere il monte ore (40+40) già previsto dal contratto per le attività funzionali all'insegnamento. La Uil Scuola chiede che il Ministero chiarisca formalmente che le ore dedicate rientrino nel piano annuale delle attività e che, in sede di contrattazione d’istituto, vengano stanziate risorse FMOF per retribuire le ore eccedenti. Il sindacato ha ribadito la necessità di superare una logica emergenziale, dettata solo dalla fretta di spendere i fondi, per passare a una programmazione condivisa e strutturata che valorizzi il lavoro dei docenti.
Le critiche della Uil Scuola Rua
La nuova formazione sull'inclusione, pur lodevole negli intenti, si scontra con la critica della Uil Scuola Rua, che chiede un cambio di metodo. Senza una programmazione adeguata e risorse sufficienti, si rischia di svalutare l'iniziativa e il lavoro docente, trasformando un'opportunità in un mero adempimento burocratico.