Fumo e alcol tra i minori: CNDDU propone un Piano Nazionale per la prevenzione a scuola
CNDDU propone un piano nazionale per integrare la prevenzione delle dipendenze da fumo nel curricolo scolastico, con formazione docenti e monitoraggio annuale.


Quasi il 40% dei 17enni ha già avuto contatto con il fumo. Il CNDDU lancia una proposta articolata per contrastare le dipendenze tra i giovani attraverso un Piano Scientifico Nazionale che integri salute e diritti umani nel curricolo scolastico.
Allarme fumo tra i giovani: numeri in crescita e segnali d’allerta
I dati diffusi dalla campagna “Respiriamo Insieme” dell’AIOT rivelano una realtà allarmante: il 40% degli adolescenti di 17 anni ha già fumato, e l’esordio nel consumo avviene spesso tra i 13 e i 14 anni. Le ragazze, con il 19% al primo contatto, superano i coetanei maschi (14%), delineando una tendenza precoce e in ascesa. Questi numeri impongono con urgenza l’inserimento dell’educazione alla salute nel cuore dell’agenda scolastica nazionale.
Educare alla salute come diritto umano e dovere costituzionale
L’articolo 32 della Costituzione definisce la salute come diritto fondamentale dell’individuo e interesse della collettività. Le dipendenze in età scolare non sono solo un problema medico, ma anche una violazione della dignità e della libertà individuale. Per questo il Coordinamento Nazionale Docenti della disciplina dei Diritti Umani propone un Piano Scientifico Nazionale “Scuola e Prevenzione Integrata”, una nuova disciplina scolastica che unisce scienze, educazione civica, diritto e psicologia per costruire nei giovani una consapevolezza attiva, fondata su dati ed evidenze scientifiche.
Fumo e alcol a scuola, il CNDDU propone un piano con formazione docenti, sorveglianza e monitoraggio
Il piano prevede formazione continua e obbligatoria per gli insegnanti, coinvolgendo esperti in ambito medico, giuridico ed educativo. Ogni scuola dovrebbe dotarsi di un team interno per il benessere psicofisico, capace di intercettare segnali di disagio. È inoltre previsto un monitoraggio annuale con questionari scientificamente validati, in collaborazione con l’Istituto Superiore di Sanità. I risultati alimenteranno un Osservatorio Nazionale delle Dipendenze Giovanili, utile a orientare politiche pubbliche efficaci e tempestive.
Norme rafforzate, linguaggi vicini ai giovani e partecipazione creativa
Il CNDDU chiede il rafforzamento della normativa antifumo e anti-alcol, estendendo il divieto a tutte le aree scolastiche, comprese quelle esterne. Per gli studenti recidivi, sono previste sanzioni pedagogiche, come l’obbligo di partecipare a percorsi con ex-dipendenti, psicologi e oncologi. Fondamentale anche il sostegno alle campagne artistiche e multimediali, come “Respiriamo Insieme”, per usare un linguaggio vicino ai giovani e promuovere il cambiamento attraverso creatività e partecipazione. Educare alla salute oggi significa prevenire le crisi sanitarie di domani.