Funzioni quadro scuola: la proposta FENSIR
Il sindacato FENSIR chiede nuove figure intermedie, ma elette dai docenti e non nominate dai dirigenti, per le funzioni quadro.
Il dibattito sul middle management scolastico si intensifica. La FENSIR risponde all'ANP lanciando la sua proposta per le funzioni quadro nella scuola. L'obiettivo è introdurre figure intermedie per supportare i dirigenti scolastici, oberati di responsabilità. La proposta FENSIR, però, si distacca nettamente: chiede figure elette dalla base (il collegio docenti) e non nominate dall'alto, per una gestione democratica e condivisa.
La visione FENSIR per le funzioni quadro
Il dibattito sulle figure intermedie nasce da un'esigenza concreta, evidenziata anche dal presidente ANP, Antonello Giannelli, che descrive i dirigenti scolastici oberati da compiti H24. Sebbene la necessità di supporto sia condivisa, la FENSIR contesta la soluzione di un middle management nominato direttamente dal dirigente. Tale modello, secondo il sindacato, rappresenterebbe una mera estensione del potere dirigenziale, fallendo nel promuovere una reale condivisione gestionale. La FENSIR, tramite il Segretario Generale Giuseppe Favilla, propone un modello opposto, basato su competenze specifiche e partecipazione. L'idea è quella di valorizzare la professionalità docente attraverso figure democratiche e competenti.
Elezione, durata e riconoscimento contrattuale
La proposta FENSIR articola le funzioni quadro come docenti dotati di competenze organizzative e didattiche, confermate o elette dal collegio dei docenti. Queste figure opererebbero in raccordo con la dirigenza, gestendo settori specifici con responsabilità definite, ma non assolute. Un punto cruciale è la durata dell'incarico: la FENSIR chiede un limite temporale (5-7 anni), per favorire il ricambio ed evitare cristallizzazioni di potere. Altro aspetto fondamentale è il riconoscimento contrattuale. Si chiede che l'emolumento sia stabile, corrisposto sul cedolino mensile e non a carico del Fondo d'Istituto (FIS), inserendo questa figura nel CCNL in analogia alle Elevate Qualificazioni (EQ) del personale ATA.
Verso una governance scolastica più equa
L'obiettivo del modello FENSIR è bilanciare efficienza organizzativa e democrazia professionale. Si rifiuta una visione gerarchica della scuola a favore di un sistema dove la professionalità docente trovi riconoscimento anche a livello gestionale. Le funzioni quadro, in quest'ottica, non sono uno strumento di controllo, ma un livello di responsabilità diffusa. Questo approccio mira concretamente ad alleggerire il carico dirigenziale e a migliorare la gestione quotidiana, valorizzando il ruolo dei docenti in una governance moderna. Come sottolinea Favilla, la scuola non deve appartenere al dirigente, ma alla comunità educativa, fondandosi sulla competenza e sulla condivisione del lavoro di tutti i suoi componenti.