GPS 2025/26, cancellazione docenti di ruolo: quando è previsto?
Docenti di ruolo nelle GPS 2025/26: chi viene cancellato e chi resta? La normativa chiarisce le regole per supplenze e permanenza nelle graduatorie.


Con l'aggiornamento delle GPS 2025/26, emerge il quesito sulla permanenza dei docenti di ruolo. La normativa attuale chiarisce i casi di cancellazione e le possibilità per chi è già assunto, delineando un quadro preciso per gli insegnanti e le segreterie scolastiche.
La regola generale sulla cancellazione dei docenti di ruolo nelle GPS
Una delle questioni più dibattute riguarda la presenza dei docenti di ruolo nelle Graduatorie Provinciali per le Supplenze. La normativa vigente stabilisce un principio chiaro: la cancellazione dalle liste avviene in modo mirato. Un insegnante assunto a tempo indeterminato viene eliminato esclusivamente dalla graduatoria della specifica classe di concorso in cui ha ottenuto il ruolo, non da tutte le altre in cui è legittimamente inserito.
La permanenza in altre classi di concorso
Di conseguenza, un docente di ruolo può rimanere validamente inserito nelle GPS per altre classi di concorso o tipologie di posto. Questa permanenza gli consente di poter accettare incarichi di supplenze su insegnamenti differenti da quello di titolarità. La logica è quella di non precludere opportunità professionali, pur avendo già una posizione stabile nel sistema scolastico nazionale.
Il fondamento normativo
Tale possibilità è supportata da una precisa normativa contrattuale. L'articolo 47 del CCNL Scuola, infatti, permette a un docente di ruolo di stipulare un contratto a tempo determinato in un altro ordine o grado di istruzione. La condizione fondamentale per poter usufruire di questa facoltà è aver superato con esito positivo l'anno di prova, un requisito che attesta la piena idoneità professionale.
Opportunità per i docenti stabilizzati
Questa disposizione offre ai docenti stabilizzati una forma di mobilità professionale temporanea. Permette di accettare supplenze annuali o fino al termine delle attività didattiche per esplorare contesti educativi differenti o per esigenze personali, senza perdere la titolarità del proprio posto. Si tratta di uno strumento che bilancia la stabilità del ruolo con la flessibilità lavorativa.