Graduatorie docenti: gli USR cancellano i candidati assunti da altre procedure
Le graduatorie docenti si aggiornano: gli USR eliminano i neoassunti confermati in ruolo, così come previsto dalla normativa vigente.
Gli Uffici Scolastici Regionali (USR) stanno aggiornando le graduatorie docenti con la cancellazione del personale già assunto. Questa operazione, prevista dalla normativa, mira a snellire le liste in vista delle future assunzioni. La cancellazione dalle graduatorie riguarda specifici docenti che hanno superato il periodo di prova e ottenuto la conferma in ruolo in un’altra procedura.
Le procedure di cancellazione avviate dagli USR
In questi giorni, diversi Uffici Scolastici Regionali (USR) stanno attivamente pubblicando i decreti ufficiali per la cancellazione di numerosi nominativi dalle graduatorie dei concorsi destinate al personale docente. Questa operazione amministrativa, di fondamentale importanza strategica, segue precise direttive ministeriali ed è cruciale per garantire la massima trasparenza e la correttezza delle future immissioni in ruolo per l'anno scolastico a venire. La procedura interessa specificamente tutto il personale che ha già ottenuto un contratto a tempo indeterminato, o un contratto a tempo determinato finalizzato all'assunzione stabile, a partire dall'anno scolastico 2023/2024. È importante sottolineare che la depurazione delle liste non è solo un atto formale, ma un passo necessario per riflettere la reale disponibilità dei posti e ottimizzare la gestione delle cattedre vacanti.
La normativa di riferimento per le graduatorie docenti
Il fondamento normativo che legittima queste cancellazioni risiede nell'articolo 13, comma 5, del decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 59, il quale regola minuziosamente la conferma in ruolo dopo il superamento del percorso di formazione e prova. La legge stabilisce in modo inequivocabile che il docente, una volta superato con successo il test finale e ricevuta una valutazione finale positiva, viene cancellato da ogni altra graduatoria in cui risulta ancora iscritto, siano esse di merito, di istituto o a esaurimento. Per rientrare in questa casistica specifica, i docenti interessati devono aver completato positivamente il periodo di prova durante l'anno scolastico 2024/25 ed essere stati conseguentemente confermati in ruolo a partire dall'anno scolastico 2025/26. Sebbene il Ministero avesse indicato come termine ultimo per queste operazioni la data del 31 ottobre scorso, è del tutto plausibile che alcuni uffici territoriali necessitino di ulteriore tempo per completare scrupolosamente tutte le verifiche necessarie prima della prossima tornata di assunzioni.
L'esclusione delle GPS e l'impatto sulle supplenze
Una distinzione cruciale e necessaria va operata per le Graduatorie Provinciali per le Supplenze (GPS), le quali, per esplicita disposizione normativa, non sono interessate da questa specifica procedura di cancellazione automatica. La normativa sulle supplenze, e specificatamente quanto previsto dall'articolo 47 del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (CCNL) vigente, consente infatti ai docenti già di ruolo di accettare incarichi a tempo determinato su un'altra classe di concorso o differente tipologia di posto. Questa particolare flessibilità, molto apprezzata dal personale, garantisce ai docenti di ruolo la possibilità concreta di acquisire nuove esperienze didattiche o di lavorare su posti più vicini alla propria residenza, pur mantenendo il proprio status di ruolo. La trasparenza delle graduatorie resta un obiettivo primario per l'amministrazione, e l'aggiornamento attuale, sebbene non riguardi le GPS, è un passo fondamentale per avere un quadro più chiaro e realistico dei candidati ancora in attesa di una proposta di assunzione stabile.
L'importanza di graduatorie aggiornate
L'esigenza di visualizzare graduatorie aggiornate e depurate dai nominativi già assunti è fortemente sentita da migliaia di aspiranti docenti ancora in attesa di una stabilizzazione. La trasparenza amministrativa in questo settore è fondamentale non solo per una questione di correttezza formale, ma anche perché permette ai candidati di avere una percezione più realistica delle proprie possibilità di assunzione nel breve e medio termine. Avere a disposizione elenchi puliti riduce l'incertezza e consente una programmazione più efficace delle future convocazioni da parte degli Uffici Scolastici Regionali, ottimizzando l'intero sistema di reclutamento scolastico.