I turning point di Valditara e l'allarme sulla carenza di personale: comunicato SGS

Aldo Mucci (SGS) analizza le riforme di Valditara: punti di svolta necessari o ritorno al passato? Intanto la carenza di personale incombe.

A cura di Scuolalink Scuolalink
16 novembre 2025 16:45
I turning point di Valditara e l'allarme sulla carenza di personale: comunicato SGS - Aldo Mucci SGS
Aldo Mucci SGS
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Le riforme del ministro Valditara sono presentate come "turning point" per la scuola (rigore, merito, lavoro). Ma Aldo Mucci (SGS) evidenzia la critica di chi le vede come un modello nostalgico e conservatore. Si discute se siano innovazione o un passo indietro per la scuola italiana.

Aldo Mucci (SGS) “Quei turning point del ministro dell’Istruzione e del Merito Valditara”

Giuseppe Valditara, ministro dell’Istruzione e del Merito, ha impresso una serie di riforme presentandoli come veri turning point (punti di svolta) per la scuola italiana: un ritorno al rigore, al merito, alla tradizione culturale e a un maggiore raccordo con il mondo del lavoro. – dichiara Mucci – Ed ancora : “Molti osservatori e oppositori, invece, le vedono come un passo indietro verso un modello nozionistico e conservatore. una scuola nostalgica, ideologica (eurocentrica e con venature cattoliche), che rischia di emarginare chi ha meno risorse invece di innovare davvero su inclusione, competenze digitali e pensiero critico”. Per Valditara questi sono turning point verso una scuola più “seria, autorevole, radicata nella tradizione e utile al lavoro”.

Nell’ultimo incontro di viale Trastevere abbiamo affrontato il tema della carenza di personale nelle scuole italiane (docenti, ATA, dirigenti scolastici e insegnanti di sostegno), - dichiara Mucci - riconoscendolo come un problema strutturale e cronico, aggravato da anni di ritardi nei concorsi, precarietà elevata. il ministro ha più volte riconosciuto la carenza una priorità,da affrontare con interventi graduali e progressivi, attraverso concorsi, stabilizzazioni e nuove assunzioni, (ogni anno vanno in pensione circa 30-35.000 docenti. Nel triennio 2024-2027 si stimano circa 100-120.000 uscite solo tra i docenti.  Per l’ATA (bidelli, amministrativi) la situazione è ancora più grave: circa 15-20.000 pensionamenti annui, con organici già sottodimensionati). Il 2026 è alle porte e gli interventi “bussano” energicamente alla porta del MIM, bisogna agire  in fretta conclude Aldo Mucci.

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