Immissioni in ruolo 2025/26: come funzionerà il nuovo sistema di reclutamento?

Il Ministero dell’Istruzione presenta un nuovo modello per le assunzioni a scuola: ecco come funzionano le graduatorie degli idonei e le immissioni in ruolo.

30 marzo 2025 20:53
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Il Ministero dell’Istruzione ha delineato un nuovo modello per le immissioni in ruolo dei docenti, basato su quanto previsto dal Decreto Scuola. Il piano prevede il ritorno delle graduatorie degli idonei, con l’obiettivo di garantire una copertura completa dei posti disponibili e ridurre il ricorso alle supplenze. Un esempio concreto, illustrato dal Ministro Giuseppe Valditara, mostra come il sistema potrà essere applicato, prendendo come riferimento la Regione Lombardia, territorio caratterizzato da un’elevata domanda di personale docente.

L’esempio della Lombardia: come si distribuiranno i posti per le immissioni in ruolo

Nel caso ipotetico in cui in Lombardia ci fossero 100 posti disponibili e solo 30 vincitori di concorso, il meccanismo entrerebbe in funzione secondo un modello misto. Verrebbero assunti 30 idonei del concorso PNRR, ai quali si aggiungerebbero altri 30 docenti idonei, raggiungendo così una prima quota di 60 immissioni in ruolo. I restanti 40 posti verrebbero poi coperti attraverso le graduatorie del concorso 2020 oppure mediante l’assegnazione di idonei PNRR provenienti da altre regioni. Questo approccio garantisce flessibilità e permette di rispondere in modo più efficiente al fabbisogno locale.

Un nuovo approccio per garantire la copertura del fabbisogno

Il sistema mira a coprire integralmente il fabbisogno di personale docente, anche in presenza di un numero limitato di vincitori di concorso. L’obiettivo principale è la stabilizzazione del personale scolastico, evitando soluzioni temporanee come le supplenze, che spesso compromettono la continuità didattica. Grazie a questa strategia, sarà possibile rafforzare l’organico scolastico in modo più stabile e strutturato, assicurando agli studenti una maggiore qualità dell’insegnamento.

Verso una scuola più stabile e organizzata

L’introduzione di questo sistema - per il ministro Valditara - rappresenta un passo avanti importante nella gestione delle assunzioni nella scuola pubblica. In particolare, le regioni con graduatorie carenti potranno beneficiare di un’iniezione di personale qualificato, contribuendo al potenziamento dell’offerta formativa. Il nuovo meccanismo, se applicato su scala nazionale, potrebbe trasformarsi in una soluzione strutturale, utile non solo a colmare i vuoti, ma anche a migliorare la qualità dell’intero sistema scolastico.