Incidente in palestra: maxi risarcimento allo studente

Sentenza a Napoli: liceo e docente condannati per l’incidente in palestra. Oltre 15mila euro per lo studente ferito durante la corsa.

26 settembre 2025 15:55
Incidente in palestra: maxi risarcimento allo studente - Tribunale
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Un esercizio di corsa durante l’ora di educazione fisica si è trasformato in un caso giudiziario destinato a fare scuola. Uno studente di un liceo scientifico si è fratturato entrambe le braccia dopo l’impatto contro il muro della palestra. Con la sentenza n. 7524/2025, il Tribunale di Napoli ha stabilito la responsabilità dell’istituto e dell’insegnante, riconoscendo oltre 15mila euro di risarcimento per danno biologico, invalidità temporanea e spese mediche.

L’incidente durante l’ora di educazione fisica

Il caso trae origine da un episodio avvenuto nell’ottobre 2020: durante una prova di corsa di velocità nella palestra del liceo, un ragazzo di terza classe ha urtato violentemente la parete, riportando la frattura della parte distale di entrambe le ossa del radio. Nel ricorso presentato dai genitori si è sottolineata la presunta inadeguatezza dei locali, privi di protezioni antiurto e non idonei a garantire la sicurezza durante esercizi sportivi intensi, oltre alla supervisione ritenuta carente da parte dell’insegnante. Il Tribunale ha accertato che la distanza tra la linea di fondo e il muro fosse minima, aumentando il rischio di impatto, e che mancassero istruzioni adeguate per prevenire l’infortunio.

Responsabilità contrattuale e obbligo di vigilanza

La sesta sezione civile del Tribunale di Napoli ha richiamato la consolidata giurisprudenza secondo cui, in ambito scolastico, la responsabilità dell’istituto e del docente è di natura contrattuale. Il rapporto scuola-allievo comporta un preciso obbligo di vigilanza e protezione durante tutte le attività didattiche. Quando un danno si verifica senza condotta imprudente dello studente, l’onere della prova ricade sull’amministrazione, che deve dimostrare di aver adottato tutte le misure necessarie per evitarlo. Nel caso specifico, i giudici hanno ritenuto provata la responsabilità dell’istituto per non aver predisposto adeguate misure di sicurezza, escludendo qualsiasi concorso di colpa del minore.

Risarcimento e condanna dell’assicurazione

Alla famiglia del ragazzo sono stati riconosciuti 15.844,38 euro di risarcimento per il danno biologico permanente stimato al 5% e per il periodo di invalidità temporanea, con rivalutazione monetaria e interessi maturati dalla data dell’incidente alla pubblicazione della sentenza. Sono stati inoltre rimborsati 1.462,60 euro di spese mediche. La compagnia assicurativa dell’istituto scolastico è stata condannata a indennizzare l’amministrazione nei limiti della polizza. La pronuncia rappresenta un importante precedente per la sicurezza scolastica, chiarendo che le palestre e gli ambienti destinati all’attività fisica devono rispettare standard di protezione elevati, soprattutto negli spazi di arrivo delle corse e nelle zone a rischio impatto.