Con l’avvio del 2025, al personale della scuola spetta un incremento in busta paga, legato all’indennità di vacanza contrattuale (IVC). Secondo quanto comunicato da NoiPA, si tratta di un anticipo economico connesso al prossimo rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (CCNL) Istruzione e Ricerca relativo al triennio 2022-2024.
Cos’è l’indennità di vacanza contrattuale
L’indennità di vacanza contrattuale è un compenso temporaneo destinato ai lavoratori dipendenti del settore pubblico e privato, erogato nel periodo compreso tra la scadenza di un contratto collettivo e il suo rinnovo. Introdotta per sostituire la vecchia scala mobile, l’IVC ha l’obiettivo di preservare il potere d’acquisto dei lavoratori, compensando gli effetti dell’inflazione in attesa del nuovo accordo. Questa misura non rappresenta un aumento stabile dello stipendio, ma anticipa parzialmente i futuri incrementi retributivi. Una volta sottoscritto il nuovo contratto, eventuali arretrati possono essere riconosciuti con effetto retroattivo, sostituendo così l’indennità stessa.
Il ruolo dell’IVC in assenza del rinnovo del contratto
Nel comparto scuola, il CCNL 2019-2021 è giunto a scadenza senza che sia stato ancora rinnovato. In assenza di un nuovo accordo, il personale scolastico non beneficia di un aggiornamento salariale in linea con il costo della vita e le dinamiche del mercato. In questo contesto, l’IVC rappresenta una misura compensativa provvisoria, utile a colmare il vuoto contrattuale. L’erogazione avviene in automatico, secondo quanto previsto dalle normative vigenti, e consente di attenuare gli effetti del ritardo nelle trattative sindacali per il rinnovo.
Le novità introdotte dalla Legge di Bilancio 2025 a proposito dell’indennità di vacanza contrattuale
La Legge di Bilancio 2025, approvata il 28 dicembre, ha aggiornato le modalità di calcolo dell’IVC per il comparto pubblico, compreso quello dell’istruzione. Secondo la normativa, l’indennità deve coprire circa la metà dell’inflazione reale registrata, assicurando una tutela parziale del reddito. Le principali novità includono:
- un meccanismo automatico di erogazione dopo un certo periodo dalla scadenza del CCNL;
- la possibilità di retroattività dei pagamenti, a partire dalla data di scadenza del contratto;
- il ricalcolo dell’importo in base all’inflazione annua aggiornata.
Questi interventi mirano a rendere il sistema più equo e reattivo alle fluttuazioni economiche, offrendo un supporto costante ai lavoratori del settore istruzione.
Calcolo dell’anticipo e importi previsti
L’anticipo dell’IVC per gennaio 2025 è stato fissato a 6,7 volte il valore mensile dell’indennità. L’importo effettivo dipenderà dal profilo professionale e dalla fascia retributiva del lavoratore, come previsto dal contratto in vigore. La somma verrà accreditata automaticamente insieme allo stipendio mensile, secondo le modalità previste da NoiPA. Per fornire un riferimento concreto, la Ragioneria Generale dello Stato ha pubblicato una tabella dettagliata degli importi IVC per il comparto scuola, distinguendo per qualifica e anzianità di servizio.
L’aumento dell’indennità di vacanza contrattuale (IVC)
A partire dal mese dal prossimo mese, l’Indennità di Vacanza Contrattuale (IVC) visibile nel cedolino NoiPA passerà dallo 0,6% all’1% dello stipendio tabellare. Tale aumento è stato previsto dalla Legge di Bilancio 2025, che ha definito un incremento graduale. La prima aliquota, pari allo 0,6%, è stata applicata da aprile a giugno, mentre dal primo luglio si passerà alla percentuale definitiva dell’1% sugli stipendi tabellari del personale.
La tabella dell’IVC 2025 (Fonte Ragioneria Generale dello Stato)
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