Interdizione dal lavoro per rischi lavorativi: nuove linee guida per le lavoratrici madri nella scuola
Le nuove linee guida dell'Ispettorato del Lavoro sull'interdizione per lavoratrici madri. Tutte le novità su procedure, rischi e casi specifici per la scuola.
L'Ispettorato Nazionale del Lavoro ha emanato nuove linee guida per l'interdizione dal lavoro delle lavoratrici madri, uniformando le procedure a livello nazionale. La nota n. 5944/2025 chiarisce i criteri per l'astensione anticipata e post-parto, con un focus specifico sul settore della scuola, per garantire una tutela efficace della salute di madre e bambino.
Procedura e requisiti per la richiesta
L'interdizione dal lavoro si applica in presenza di condizioni ambientali o lavorative rischiose e quando è impossibile adibire la lavoratrice a mansioni differenti. L'istanza può essere presentata sia dalla lavoratrice sia dal datore di lavoro tramite la modulistica ufficiale. Alla richiesta vanno allegati il certificato di gravidanza, la descrizione delle mansioni e un estratto del Documento di Valutazione dei Rischi (DVR). L'Ispettorato del Lavoro avvia quindi un'istruttoria per verificare la documentazione e la sussistenza dei rischi, adottando il provvedimento entro 7 giorni dalla ricezione dei documenti completi. L'astensione dal lavoro decorre dalla data del provvedimento.
Valutazione dei rischi e obblighi dell'azienda
Il datore di lavoro ha l'obbligo primario di effettuare una valutazione dei rischi specifici per la gravidanza e il puerperio, come previsto dal D.Lgs. 151/2001. Se emergono pericoli, deve prioritariamente modificare le condizioni o l'orario di lavoro. Qualora non fosse possibile, è tenuto a spostare la lavoratrice ad altre mansioni compatibili con il suo stato. Solo se anche questa opzione non è percorribile, senza che risulti gravosa per la lavoratrice o dannosa per l'organizzazione, si procede con la richiesta di interdizione. La responsabilità di garantire la sicurezza e valutare l'effettiva impossibilità di ricollocamento spetta interamente all'azienda.
Casi specifici e settore scolastico
Esistono situazioni in cui l'interdizione è quasi automatica. Tra queste, mansioni che richiedono una postura eretta per oltre la metà dell'orario lavorativo o l'esposizione a rischi specifici come vibrazioni e temperature estreme. Nel settore della scuola, le linee guida prevedono l'interdizione automatica per le educatrici di nidi e scuole dell'infanzia, a causa della movimentazione dei bambini e dei rischi biologici. Per la scuola primaria, il rischio è legato alle malattie esantematiche. Per le insegnanti di sostegno, la valutazione dipende dalla potenziale aggressività degli assistiti. La tutela delle lavoratrici madri è sempre prioritaria.