La posizione dei docenti idonei PNRR: un chiarimento indispensabile per le assunzioni
La risposta dei docenti idonei PNRR alle dichiarazioni dell'On. Pittoni. Ribadiscono che l'assunzione è competenza della politica italiana. Ecco cosa chiedono.
I docenti idonei PNRR, attraverso un comunicato stampa giunto in redazione, chiedono risposte chiare e urgenti in merito alle recenti dichiarazioni dell'Onorevole Pittoni. Sostengono che la Commissione Europea non imponga affatto l'esclusione degli idonei e che la decisione di non procedere con le assunzioni dipenda unicamente dalla politica nazionale. Chiedono pertanto un confronto trasparente per la stabilizzazione del personale. Di seguito la nota stampa in forma integrale.
Posizione dei docenti idonei PNRR in merito alle recenti dichiarazioni dell’Onorevole Mario Pittoni
In merito al recente intervento dell’On. Mario Pittoni, Responsabile del Dipartimento Istruzione della Lega, i docenti idonei ritengono necessario intervenire per chiarire alcuni aspetti fondamentali E’ importante ribadire che la Commissione Europea, attraverso la Task Force PNRR guidata dalla Dott.ssa Magdalena Morgese Borys, ha già avuto modo di precisare in passato — anche in un articolo pubblicato da Orizzonte Scuola nel gennaio 2025 — che non esistono vincoli specifici per l’assunzione degli idonei. La decisione di Esecuzione del Consiglio definisce obiettivi generali, ma non impone né l’abolizione delle graduatorie né la ripartenza da zero degli idonei.
Tali scelte sono da attribuirsi esclusivamente alla politica nazionale.
Il concorso annuale, citato come elemento vincolante, rappresenta una tappa tecnica utile a dimostrare l’avanzamento del piano e a sbloccare i fondi previsti dal PNRR. Tuttavia, ciò non può giustificare la mancata valorizzazione di chi ha già superato due selezioni.
Occorrono misure concrete e tempestive.
Ad oggi, le graduatorie non scorrono, i rinunciatari non vengono sostituiti, i posti contingentati restano sulla carta. I docenti idonei continuano a vivere una condizione di precarietà.
La Task Force PNRR a cui si attribuisce la responsabilità non ha mai richiesto l’esclusione degli idonei, né ha imposto criteri che ne impediscano l’assunzione. Lo ha ribadito in più occasioni: le modalità di reclutamento rientrano nella piena competenza dello Stato italiano.
Se il documento citato dall’On. Pittoni — proveniente dal Europe Direct Contact Centre — non è ritenuto sufficientemente probatorio, esistono strumenti formali per ottenere ulteriori conferme che noi idonei riteniamo doverose.
I docenti idonei auspicano che il confronto prosegua su basi trasparenti e costruttive, con l’obiettivo di garantire coerenza tra gli impegni assunti e le misure adottate. La valorizzazione del merito non può essere disattesa. La stabilizzazione dei docenti non può essere rimandata. La credibilità delle istituzioni passa anche da questo.
È tempo di superare le dichiarazioni generiche: servono risposte puntuali, documentabili e misure operative. Solo interventi concreti sul precariato potranno dimostrare l’effettiva volontà di correggere le criticità che hanno portato l’Italia a essere sanzionata in sede europea.
Restiamo disponibili al dialogo, in attesa di soluzioni che riconoscano il merito e garantiscano stabilità.
Gli idonei Pnrr1 e Pnrr2
Conclusioni
I docenti idonei PNRR dunque chiedono chiarezza in merito alle assunzioni. Le recenti dichiarazioni dell'On. Pittoni hanno spinto la categoria a ribadire che la Commissione Europea non ha mai imposto l'esclusione degli idonei. La decisione di non procedere con le assunzioni e di non far scorrere le graduatorie è dunque una scelta politica interna. I docenti, pur avendo superato due selezioni, restano in una condizione di precarietà. L'appello è quello di trovare soluzioni concrete che riconoscano il merito e garantiscano stabilità, risolvendo il problema del precariato nella scuola.