Laurea in Scienze della formazione primaria: ruolo su sostegno o concorso?

La laurea in Scienze della formazione primaria abilita all'insegnamento, ma il ruolo si ottiene con concorso o tramite sostegno con vincolo quinquennale

10 giugno 2025 14:52
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La laurea in Scienze della formazione primaria LM-85bis abilita all’insegnamento nella scuola dell’infanzia e primaria. Ma per diventare insegnante di ruolo è sempre necessario superare un concorso? Esistono percorsi alternativi, come quello sul sostegno, che permettono l’assunzione a tempo indeterminato anche senza concorso, seguendo precise regole e vincoli

Scienze della formazione primaria: l’abilitazione e il valore della laurea

Il titolo di laurea in Scienze della formazione primaria rappresenta un titolo abilitante all’insegnamento nella scuola dell’infanzia e nella scuola primaria. Una volta conseguito, il titolo consente:

  • l’accesso alla prima fascia delle GPS (Graduatorie Provinciali per le Supplenze), utili per ottenere incarichi a tempo determinato sia fino al 30 giugno che fino al 31 agosto;
  • la partecipazione ai concorsi ordinari per l’assunzione a tempo indeterminato su posto comune;
  • l’accesso ai percorsi di specializzazione sul sostegno, per i quali è necessaria l’abilitazione.

Chi è ancora iscritto al corso può comunque lavorare tramite supplenze brevi, in attesa del titolo definitivo.

Il canale sostegno per il ruolo

Negli ultimi anni, anche in mancanza del concorso, è stato possibile ottenere il ruolo su sostegno tramite GPS prima fascia sostegno, grazie alla procedura straordinaria prevista dal Decreto Ministeriale 111/2024. Questo percorso prevede:

  • un contratto annuale (fino al 31 agosto) con finalità di assunzione;
  • il superamento del percorso annuale di formazione e prova;
  • l’immissione in ruolo su posto di sostegno, con vincolo quinquennale.

Si tratta di una misura transitoria, giustificata dalla carenza cronica di docenti specializzati sul sostegno, e autorizzata fino all’anno scolastico 2025/26.

Dal ruolo su sostegno al posto comune

Una volta conclusi i cinque anni di permanenza obbligatoria su posto di sostegno, i docenti possono richiedere il passaggio su posto comune, anche se non hanno mai superato un concorso per posto comune. In questo caso, l’insegnante è già di ruolo e il trasferimento avviene attraverso le normali procedure di mobilità, se ci sono posti disponibili. Tuttavia, il passaggio non è garantito: può non essere concesso nell’anno richiesto e dipende dai contingenti e dalle precedenze.

Scienze della formazione primaria tra concorso e alternative: cosa conviene?

Molti futuri insegnanti si interrogano sulla convenienza tra superare il concorso ordinario oppure puntare al percorso sostegno. La seconda opzione può sembrare una “scorciatoia”, ma non è priva di ostacoli:

  • 5 anni di laurea;
  • 1 anno di TFA sostegno, con selezione all’ingresso e costi non trascurabili;
  • 5 anni di permanenza obbligatoria su posto di sostegno;
  • eventuale attesa per il passaggio su posto comune.
    Per alcuni, può risultare più rapido vincere direttamente il concorso. La scelta dipende dalle circostanze personali, dalla disponibilità dei posti e dalla disposizione a insegnare sul sostegno per un periodo prolungato.