Lavoro extra docenti, Anief chiede il riconoscimento: 45 ore a settimana valgono 14mila euro annui
Il lavoro extra non retribuito dei docenti vale 14.000 euro l'anno. Il sindacato Anief chiede l'adeguamento dello stipendio e tutele contro il burnout.


L'impegno dei docenti italiani supera di gran lunga le ore frontali trascorse in aula, arrivando ad un lavoro sommerso di ben 45 ore settimanali. Questo carico extra, non retribuito, ha un valore stimato di 14.000 euro annui. Il sindacato Anief si batte per il riconoscimento economico di queste ore e per le misure contro il burnout, chiedendo al Ministero dell'Istruzione e del Metito e al Mef un adeguamento dello stipendio entro il 2030.
Il lavoro invisibile degli insegnanti
Oltre alle 18 ore di lezione frontali settimanali, i docenti svolgono una mole di impegni non riconosciuti nella medesima settimana. Tra questi rientrano la preparazione delle lezioni, la correzione dei compiti e la partecipazione agli organi collegiali. Questo "lavoro invisibile" comporta un enorme dispendio di ore extra non retribuite. Il valore annuo di queste attività, calcolato sulla una base oraria di 17,50 euro, ammonta a circa 14.000 euro che non figurano in busta paga e nei conti correnti degli insegnanti a fine mese.
Le richieste del sindacato Anief
Il sindacato Anief chiede un concreto aumento degli stipendi per colmare il gap retributivo con gli altri settori del pubblico impiego. La proposta è di integrare i 14.000 euro annui nello stipendio dei docenti entro il 2030, oltre a un aumento di 8.000 euro per il personale amministrativo. L'obiettivo è riconoscere formalmente un orario di lavoro che, di fatto, è quasi il doppio di quello contrattuale previsto per la didattica.
Burnout e necessità di un rinnovo contrattuale
L'eccessivo carico di lavoro espone i docenti a un elevato rischio di burnout. Per questo, si richiedono risposte urgenti nella prossima legge di bilancio, come una finestra pensionistica dedicata. Il rinnovo del contratto è cruciale per adeguare le retribuzioni, recuperando il divario con le Funzioni centrali. Il sindacato avvierà una mobilitazione con un ciclo di assemblee per sensibilizzare la categoria e promuovere una presa di coscienza collettiva.