Le studentesse superano i maschi: il primato nelle competenze digitali
Una nuova ricerca evidenzia come le ragazze eccellano in ambito tecnologico e imprenditoriale grazie a percorsi scolastici mirati e innovativi.
I dati recenti ribaltano gli stereotipi: le giovani tra i 14 e i 19 anni mostrano performance superiori ai coetanei maschi. Lo studio rileva un netto vantaggio nelle competenze digitali, favorito da un orientamento consapevole e programmi di educazione imprenditoriale attivati nelle scuole italiane.
Il sorpasso femminile nell'innovazione scolastica
L'analisi condotta su un campione di circa 1.300 studenti offre uno spaccato interessante sulla scuola italiana odierna. I risultati, presentati durante l'incontro annuale di Junior Achievement Italia, evidenziano come le studentesse abbiano ottenuto risultati migliori in quasi tutte le aree esaminate.
Il dato più significativo riguarda l'abbattimento del pregiudizio sulla scarsa propensione femminile verso la tecnologia. Il 67% delle ragazze ha registrato un miglioramento sostanziale nelle skill tecnologiche, staccando di dieci punti percentuali i compagni maschi e dimostrando una forte attitudine all'innovazione.
Secondo Anna Gionfriddo, Presidente di JA Italia, questi dati confermano l'importanza di una scuola che valorizzi i talenti. L'obiettivo è rafforzare l'occupabilità partendo già dalla scuola primaria, per sviluppare autonomia e capacità decisionale.
Il ruolo cruciale delle competenze digitali e dei mentori
Un elemento determinante nel successo formativo è rappresentato dalla figura del mentore esterno. La ricerca sottolinea come il 70% degli alunni abbia interagito con i "Dream Coach", volontari d'azienda che supportano le classi; questa sinergia ha generato un clima favorevole all'apprendimento pratico.
L'affiancamento di esperti del mondo del lavoro produce effetti misurabili sulle performance degli studenti. Quando il coach possiede un'esperienza imprenditoriale diretta, sette partecipanti su dieci migliorano notevolmente la propria preparazione tecnica e professionale.
Simona Alberini di ABB Italia ha ribadito come investire nell'orientamento significhi preparare i giovani a guidare il cambiamento. I percorsi attivati permettono di acquisire quelle soft skills oggi indispensabili per affrontare le sfide del mercato del lavoro globale.
Impatto sull'orientamento e prospettive future
L'educazione all'imprenditorialità, se introdotta precocemente, modifica stabilmente l'approccio mentale degli studenti. I ragazzi coinvolti nei programmi mostrano un livello di apprendimento imprenditoriale superiore del 14,4% rispetto alla media degli universitari italiani, evidenziando una maggiore fiducia nel futuro.
Anche la chiarezza sugli obiettivi post-diploma appare più definita tra i partecipanti allo studio. Mentre il 60% intende proseguire gli studi accademici, una percentuale rilevante considera l'avvio di un'attività autonoma come una possibilità concreta a breve o medio termine.
L'Università degli studi di Bergamo, partner della ricerca, conferma il valore strategico di questi percorsi. Il professor Tommaso Minola ha sottolineato la necessità di formare cittadini dotati di pensiero critico e familiarità con le nuove tecnologie fin dalla scuola secondaria.
I protagonisti del cambiamento nella scuola
Durante l'evento sono stati assegnati riconoscimenti ai docenti che si sono distinti per l'innovazione didattica. I premi "Teacher of the Year 2025" hanno valorizzato insegnanti capaci di trasformare la classe in un laboratorio di cittadinanza attiva. Ecco i docenti premiati per il loro impegno:
Daniela Russo (Bagheria): Premiata per aver connesso gli studenti al territorio e a opportunità internazionali in un contesto complesso.
Paolo Bernardi (Terni): Riconosciuto per l'integrazione efficace tra discipline STEM, informatica ed educazione imprenditoriale.
Laura Polizzi (Parabiago): Segnalata per i percorsi di educazione finanziaria basati sull'apprendimento pratico e il coinvolgimento delle famiglie.
Il supporto del mondo aziendale rimane un pilastro fondamentale per la realizzazione di questi progetti. Diverse realtà, tra cui istituzioni finanziarie e fondazioni, hanno ricevuto premi per il loro volontariato d'impresa, essenziale per colmare il divario tra aule scolastiche e mondo professionale.