Lista stupri al Giulio Cesare: scoppia il caso a Roma

I dettagli sulla lista stupri al Giulio Cesare di ROma: la condanna di Valditara, la reazione del collettivo studentesco e le misure disciplinari previste.

29 novembre 2025 19:30
Lista stupri al Giulio Cesare: scoppia il caso a Roma - Liceo Giulio Cesare di Roma
Liceo Giulio Cesare di Roma
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Un episodio sconcertante ha colpito il liceo classico di Roma: una lista stupri al Giulio Cesare è apparsa nei servizi igienici, scatenando indignazione. Mentre il collettivo studentesco denuncia una cultura patriarcale tossica, il ministro Valditara invoca sanzioni durissime, sottolineando che la scuola deve intervenire immediatamente per punire i responsabili e ripristinare il rispetto.

Lista stupri al Giulio Cesare: la denuncia del collettivo studentesco

Nei bagni dell'istituto romano è comparso un elenco di nomi femminili, tracciato con un pennarello rosso, sotto l'etichetta scioccante di "Lista stupri". A portare alla luce l'accaduto è stato il collettivo Zero alibi, evidenziando la gravità del gesto.

Gli studenti hanno collegato l'episodio a un precedente evento: lo strappo di alcuni cartelli contro la violenza di genere affissi pochi giorni prima. Questo, secondo i ragazzi, non è un semplice atto vandalico, ma un segnale d'allarme su un clima che necessita di immediata attenzione.

Violenza di genere e cultura patriarcale

Secondo il comunicato diffuso dagli studenti, il problema non risiede solo nel muro imbrattato, ma nel messaggio violento che esso veicola. L'utilizzo della violenza sessuale come minaccia o insulto è sintomo di una mentalità patriarcale ancora radicata.

Il collettivo sottolinea come questi gesti contribuiscano a:

  • Mantenere vivo un sistema che ferisce le donne.

  • Trasformare i corpi femminili in oggetti o bersagli.

  • Alimentare l'indifferenza, che viene definita come una forma di complicità.

Gli studenti chiedono a gran voce che l'istituto non si limiti a cancellare la scritta, ma agisca sulla cultura che l'ha prodotta.

La richiesta di educazione affettiva

La risposta degli studenti va oltre la denuncia: c'è una richiesta proattiva di inserire percorsi di educazione sessuo-affettiva. L'obiettivo è lavorare alla radice del problema per prevenire futuri episodi di sessismo.

Viene ribadito che episodi simili sono il sintomo di un sistema oppressivo che condiziona la vita di tutti. La scuola, secondo il collettivo, deve essere il luogo dove si costruisce il rispetto reciproco.

La condanna della dirigente scolastica

La preside Paola Senesi è intervenuta prontamente, definendo l'accaduto come opera di "ottusi graffiti vandalici". Ha ribadito che il Liceo Giulio Cesare si riconosce nei valori costituzionali e condanna ogni forma di violenza.

La dirigente ha espresso piena solidarietà alle studentesse coinvolte, assicurando sostegno alle attività formative promosse da docenti e studenti. L'obiettivo è ribadire la pari dignità tra uomo e donna e isolare comportamenti intolleranti.

L'intervento del ministro Valditara

Sulla vicenda si è espresso duramente anche il Ministro dell'Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara. Egli ha definito l'accaduto un fatto grave che deve essere indagato e sanzionato.

Valditara ha ricordato che le nuove norme scolastiche forniscono gli strumenti necessari per procedere disciplinarmente. Ha inoltre annunciato una verifica sull'andamento dei corsi di educazione al rispetto previsti dalle nuove Linee guida sull'educazione civica.

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