Malattie croniche e pensione permanente: guida completa alle tutele previste dalla legge italiana

Guida completa alla pensione permanente per malattie croniche: requisiti, iter INPS, patologie riconosciute e tutele economiche previste dalla legge.

07 agosto 2025 14:06
Malattie croniche e pensione permanente: guida completa alle tutele previste dalla legge italiana - Accertamento INPS
Accertamento INPS
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In Italia, chi convive con malattie croniche o invalidanti ha diritto a specifiche forme di tutela economica e assistenziale, qualora la propria condizione sanitaria limiti in modo permanente la capacità lavorativa. Il riconoscimento di tali benefici avviene attraverso un percorso normativo ben definito, gestito principalmente dall’INPS, e prevede differenti prestazioni in base al grado di invalidità riconosciuto. Questa guida fornisce un quadro chiaro e aggiornato su come funziona il sistema, quali patologie possono dar accesso ai benefici e quali sono i requisiti da soddisfare.

Come funziona la pensione permanente per malattie croniche

L’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale (INPS) è l’ente preposto alla valutazione e all’erogazione delle misure previdenziali per chi è affetto da patologie croniche che compromettono, parzialmente o totalmente, la capacità di lavorare. Le prestazioni erogabili rientrano in tre principali categorie:

  • Pensione di inabilità
  • Assegno ordinario di invalidità
  • Indennità di accompagnamento

Ognuna di queste misure risponde a situazioni differenti, in base al livello di gravità della malattia e al grado di autonomia residua del soggetto.

Strumenti previdenziali a disposizione

  • Pensione di inabilità totale - È destinata a chi, a causa della malattia, non è più in grado di svolgere alcuna attività lavorativa in modo permanente. La valutazione viene effettuata dalle commissioni mediche dell’INPS.
  • Assegno ordinario di invalidità - Riconosciuto alle persone che hanno subito una riduzione della capacità lavorativa superiore ai due terzi (almeno il 67%), ma che conservano una residua possibilità lavorativa.
  • Indennità di accompagnamento - Questo contributo non dipende dal reddito e viene assegnato a chi necessita di assistenza continua per lo svolgimento delle attività quotidiane, a causa di gravi limitazioni fisiche o mentali.

Malattie croniche che possono dare accesso alla pensione

La legge italiana non prevede un elenco rigido e tassativo di malattie che danno diritto a queste prestazioni. Tuttavia, la valutazione si basa su tabelle ministeriali (DM 5 febbraio 1992) e sulle linee guida fornite dall’INPS, che indicano le percentuali di invalidità per gruppi di patologie.

Tra le condizioni croniche più frequentemente riconosciute vi sono:

  • Tumori maligni in fase avanzata o con metastasi
  • Malattie neurologiche degenerative gravi (sclerosi multipla, SLA, Parkinson avanzato)
  • Patologie cardiache severe (scompenso cronico, gravi cardiopatie congenite, post-infarto grave)
  • Malattie respiratorie invalidanti (BPCO avanzata, fibrosi polmonare)
  • Insufficienza renale cronica in trattamento dialitico
  • Diabete con complicanze invalidanti
  • Malattie autoimmuni sistemiche (lupus, artrite reumatoide avanzata)
  • Disturbi psichiatrici gravi (schizofrenia, depressione maggiore invalidante)
  • Demenze avanzate, incluso Alzheimer
  • Perdita grave o totale della vista e sordità bilaterale completa

È importante notare che l’INPS considera anche il quadro clinico complessivo, attribuendo un'invalidità globale se sono presenti più patologie concomitanti.

Iter per il riconoscimento e requisiti richiesti

Il percorso per ottenere una delle prestazioni sopra citate prevede diversi passaggi obbligatori:

  • Presentazione della domanda – Può essere inoltrata tramite il portale INPS o con l’assistenza di patronati e CAF.
  • Certificazione medica – Il medico curante deve redigere e trasmettere online un certificato introduttivo.
  • Visita medico-legale – L’interessato viene convocato da una commissione sanitaria per la valutazione dell'invalidità.

Requisiti principali:

Percentuale di invalidità:

  •   Almeno il 74% per accedere all’assegno di invalidità
  •   Il 100% per ottenere la pensione di inabilità

Reddito: Per alcune prestazioni, come l’assegno mensile di invalidità, è previsto un limite di reddito personale annuale, aggiornato ogni anno dall’INPS.

Residenza: È necessario risiedere stabilmente in Italia.