Malinconia e ansia: quando alcune emozioni si trasformano in malattia

Malinconia, ansia e nostalgia non sono solo sentimenti. Un'analisi sul confine sottile tra emozioni e disagio psicologico, un fenomeno in crescita oggi.

29 giugno 2025 11:54
Malinconia e ansia: quando alcune emozioni si trasformano in malattia - Ansia da interrogazione
Ansia da interrogazione
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Il confine tra emozioni e patologie è sempre più labile. Storicamente, stati d’animo come la nostalgia erano considerati malattie. Oggi, il disagio psicologico è in aumento, colpendo soprattutto i giovani e trasformando sentimenti comuni in condizioni che richiedono attenzione e consapevolezza.

Un disagio in crescita tra i giovani

Recenti dati indicano una situazione preoccupante in Italia: il 60% della popolazione afferma di convivere con un disagio psicologico, una percentuale che sale al 75% se si considera la Generazione Z. I disturbi più comuni sono quelli del sonno (32%), l'ansia (31,9%) e l'apatia (15%). Non è un caso che nel recente film Inside Out 2, le nuove emozioni che segnano l'adolescenza siano proprio Ansia, Imbarazzo, Invidia e Noia, specchio fedele delle sfide emotive attuali.

Nostalgia: da sentimento a patologia

La nostalgia offre un esempio perfetto di come la percezione di un’emozione possa cambiare. Coniata nel Seicento per descrivere una vera e propria patologia che affliggeva i soldati lontani da casa, oggi la nostalgia è esplorata come sentimento complesso. Ogni epoca, come dimostra la storia, vive la sua forma di nostalgia, che oggi si manifesta nei trend vintage e nel rimpianto per un passato mai vissuto, un rifugio emotivo in un presente percepito come incerto e insoddisfacente.

L'ansia come segnale di allarme

È spesso difficile tracciare il confine tra emozione e malattia. L'ansia, per esempio, è un campanello d'allarme che, pur generando malessere, ha una funzione positiva: segnala uno squilibrio interiore. Per molti giovani, cresciuti con il supporto costante dei genitori e poche difficoltà reali, le prime sfide della vita possono generare un'ansia paralizzante. Questa reazione evidenzia una minore abitudine ad affrontare gli ostacoli, richiedendo un percorso di maggiore consapevolezza.

L'impatto della pandemia e le emozioni perdute

Il periodo del Covid-19 ha aggravato la situazione, aumentando ansia e stress tra gli studenti. I giovani sentono l'incertezza del futuro e la precarietà del presente. Paradossalmente, mentre emozioni forti come la rabbia sono oggi più accettate, si sta perdendo la capacità di gestire la tristezza e la noia. Quest'ultima, in particolare, è fondamentale per rigenerarsi e stimolare la creatività, ma viene costantemente evitata in una società che spinge alla perenne attività e connessione.

In sintesi...

Il confine tra emozione e malattia è storicamente e culturalmente mobile. L'aumento del disagio giovanile, trainato da ansia e nostalgia, impone una nuova riflessione. Riconoscere questi stati d'animo come segnali è il primo passo per affrontare con consapevolezza le incertezze contemporanee.

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