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Maturità 2025: ammessi con almeno sei in tutte le materie e in condotta

Maturità 2025: il MiM chiarisce che l’ammissione resta legata al voto minimo di sei in tutte le materie e nel comportamento. Possibile una sola insufficienza.

Con una nota ufficiale datata 3 aprile 2025, il Ministero dell’Istruzione e del Merito (MIM) ha chiarito che i criteri di ammissione all’esame di Maturità 2025 restano invariati per quanto riguarda la valutazione delle discipline scolastiche. Le precisazioni arrivano in risposta a diverse richieste di chiarimento in merito all’applicazione delle nuove normative introdotte dalla legge 1° ottobre 2024, n. 150.

Nessuna modifica ai criteri per le materie: vale la regola del “sei”

Il MIM ha sottolineato che la legge recentemente approvata interviene solo sulla valutazione del comportamento degli studenti, senza modificare le disposizioni relative alle valutazioni delle singole discipline scolastiche. Pertanto, resta in vigore quanto già previsto dal decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 62, articolo 13, comma 2, lettera d).

Secondo queste disposizioni, saranno ammessi all’esame di Stato tutti gli studenti interni che avranno conseguito almeno sei decimi in ogni materia (o gruppo di materie valutate con un unico voto). È inoltre richiesto un voto di comportamento pari o superiore a sei decimi. Il rispetto di queste soglie rappresenta un requisito indispensabile per l’accesso alla Maturità.

Comportamento insufficiente? Niente esame di Maturità

Un elemento centrale evidenziato dalla nota ministeriale riguarda la valutazione del comportamento. Chi riceve un’insufficienza in condotta non potrà essere ammesso all’esame. Al contrario, coloro che otterranno un sei in comportamento dovranno affrontare un ulteriore compito: la stesura e discussione di un elaborato critico su tematiche legate alla cittadinanza attiva e solidale durante il colloquio orale.

Una sola insufficienza? Il consiglio di classe può decidere

Un’eccezione alla regola del “sei in tutte le materie” è prevista per chi presenta una sola insufficienza. In questi casi, spetta al consiglio di classe valutare la possibilità di ammettere comunque lo studente, motivando in modo adeguato la decisione. Questa opzione consente una certa flessibilità, pur mantenendo al centro l’importanza del merito e della preparazione complessiva dello studente.

La nota ufficiale MiM

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