Mobilità ATA 2025: comunicazione posti e revoca domande entro il 12 maggio

Mobilità ATA 2025: comunicazione dei posti e revoca domande per gravi motivi entro il 12 maggio, pubblicazione esiti prevista per il 3 giugno.

08 maggio 2025 14:33
Mobilità ATA 2025: comunicazione posti e revoca domande entro il 12 maggio - Mobilità ATA
Mobilità ATA
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Il personale ATA ha potuto presentare domanda di mobilità per l’a.s. 2025/26 entro il 31 marzo. La comunicazione dei posti disponibili al SIDI dovrà avvenire entro il 12 maggio, termine entro cui è possibile anche revocare le domande in presenza di gravi motivi documentati. La pubblicazione degli esiti è prevista per il 3 giugno. Ecco tutti i dettagli.

Scadenze ufficiali e trasmissione dei dati

La mobilità del personale ATA per l’anno scolastico 2025/26 segue le scadenze fissate dall’O.M. n. 36 del 28 febbraio 2025. Il termine per la presentazione delle domande è scaduto il 31 marzo, ma l’iter non è ancora concluso. Le istituzioni scolastiche devono trasmettere al SIDI, entro il 12 maggio, sia le domande che i posti disponibili per le operazioni di mobilità. Solo dopo questa fase sarà possibile elaborare i movimenti. Gli esiti della mobilità ATA sono attesi per il 3 giugno, come da calendario ministeriale.

Revoca delle domande: possibili eccezioni dopo la scadenza

Il termine ordinario per la revoca della domanda di mobilità è scaduto il 2 maggio 2025, ma l’ordinanza ministeriale prevede una deroga in presenza di gravi motivi. In tali casi, la revoca potrà comunque essere accolta fino al 12 maggio, coincidente con la scadenza per la comunicazione al SIDI dei posti disponibili.
I gravi motivi devono essere documentati in modo puntuale, e l’accoglimento della richiesta resta subordinato alla valutazione dell’amministrazione scolastica. Non si tratta quindi di una revoca automatica, ma di un’eventualità straordinaria.

Rinuncia al trasferimento già concesso: solo in casi eccezionali

Una volta pubblicati gli esiti della mobilità, non è ammessa la rinuncia al trasferimento ottenuto, se non per gravi motivi sopravvenuti e debitamente comprovati. Inoltre, due condizioni devono essere rispettate:

  • Il posto di provenienza deve risultare vacante, altrimenti la rinuncia comprometterebbe la copertura dell’organico
  • La rinuncia non deve avere ripercussioni negative sull’organico di fatto, in particolare nella gestione delle successive operazioni scolastiche
    Questa possibilità è dunque strettamente limitata e valutata caso per caso, per evitare squilibri nel sistema delle assegnazioni. Le richieste infondate o non adeguatamente motivate non saranno accolte.