Anche ad aprile 2025 i dipendenti pubblici non vedranno gli arretrati, dal tanto atteso taglio del cuneo fiscale, sulle proprie buste paga. La piattaforma NoiPa, che gestisce gli stipendi del personale statale per conto del Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF), ha confermato l’assenza dell’agevolazione fiscale attraverso una nota pubblicata lo scorso 7 aprile.
NoiPA: ritardi dovuti a problemi tecnici legati all’aggiornamento dei sistemi informatici
Il beneficio, previsto dalla Legge di Bilancio, avrebbe dovuto alleggerire il peso delle imposte sul reddito da lavoro, ma un problema tecnico legato all’aggiornamento dei sistemi informatici ha nuovamente bloccato l’accredito. Il ritardo pesa su circa 3 milioni di lavoratori, con una somma non ancora percepita pari a 333,32 euro (ossia 88,33 euro mensili, a partire da gennaio 2025).
Problemi tecnici legati alla sicurezza informatica
Secondo fonti interne al MEF, il ritardo nell’accredito del taglio del cuneo fiscale dipende dall’adeguamento dei sistemi informatici gestiti da NoiPa, richiesto per rispettare i nuovi standard dell’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale. I tecnici sono attualmente impegnati per implementare il necessario upgrade, ma non è ancora possibile stabilire una data certa per l’applicazione del beneficio nelle prossime buste paga. Il ritardo fiscale è diventato ormai una costante da inizio anno, creando disagi e aspettative disattese tra i lavoratori della pubblica amministrazione.
Indennità di Vacanza Contrattuale: cosa prevede
In compenso, ad aprile verrà riconosciuta l’Indennità di Vacanza Contrattuale (IVC), prevista dal Decreto Legislativo n. 165/2001, come compensazione economica per il periodo tra la scadenza del contratto collettivo e il suo rinnovo. Per il triennio 2025-2027, la Legge di Bilancio ha definito un aumento mensile dello 0,6% dal 1° aprile al 30 giugno 2025, che salirà all’1% dal 1° luglio. L’importo dell’IVC si basa sugli stipendi tabellari, e sarà identico per i mesi di aprile, maggio e giugno, mentre subirà un incremento a partire da luglio. Questa misura rappresenta un parziale ristoro in attesa degli adeguamenti fiscali.
Arretrati dell’Indennità di Amministrazione in arrivo
Sempre nelle buste paga di aprile, è prevista anche l’erogazione degli arretrati dell’Indennità di Amministrazione per il personale non dirigenziale dell’area Funzioni Centrali, ovvero i dipendenti dei ministeri. Si tratta di una misura attuativa del Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 27 dicembre 2024, che ha ridefinito gli importi con l’obiettivo di armonizzare le retribuzioni all’interno della pubblica amministrazione centrale. Gli incrementi, con decorrenza dal 1° gennaio 2023, verranno liquidati tramite una emissione speciale da parte di NoiPa. Questo intervento si affianca alla IVC come componente retributiva straordinaria per il personale ministeriale.
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