Per il quarto mese consecutivo, gli stipendi NoiPA dei dipendenti pubblici del comparto scuola risultano più leggeri del previsto. La causa è il ritardo nell’applicazione del taglio del cuneo fiscale, misura introdotta dal Governo a partire da gennaio 2025 per sostenere i redditi medio-bassi. L’aggiornamento dei sistemi informatici di NoiPa, l’ente che gestisce le buste paga della Pubblica Amministrazione, è ancora in corso e non sarà completato prima di giugno.
Tra i lavoratori coinvolti ci sono i docenti e gli ATA
L’assenza del nuovo taglio del cuneo fiscale ha un impatto diretto su migliaia di lavoratori pubblici, tra cui docenti, impiegati ministeriali e personale amministrativo. La mancata applicazione della misura ha comportato una decurtazione mensile che può arrivare fino a 80 euro netti. Alcuni dipendenti ministeriali hanno parzialmente attenuato l’effetto grazie ai recenti rinnovi contrattuali, ma il disagio resta elevato in tutta la macchina statale, specie del settore Istruzione e Ricerca. Il problema si innesta in un contesto delicato: a breve si terranno le elezioni per il rinnovo delle rappresentanze sindacali, e il tema delle buste paga è diventato un elemento centrale nella campagna elettorale interna.
Le reazioni dei sindacati e della politica
Il ritardo nei cedolini ha provocato la reazione di diversi sindacati. Confsal Unsa, attraverso il segretario generale Massimo Battaglia, ha chiesto chiarimenti immediati e ha minacciato azioni legali contro NoiPa, definendo il ritardo “incomprensibile” e senza precedenti. Anche la Cisl Fp ha criticato duramente la gestione del processo, lamentando l’assenza di comunicazioni chiare ai dipendenti e sottolineando che quattro mesi di ritardo sono “inaccettabili”, anche se gli arretrati dovranno essere versati. Secondo alcune indiscrezioni, anche il ministro per la Pubblica amministrazione Paolo Zangrillo sarebbe irritato dalla situazione. Il Ministro, impegnato da tempo nella trattativa per i rinnovi contrattuali, sta lavorando a un nuovo protocollo sul pubblico impiego insieme ai sindacati.
Preoccupazione diffusa e conseguenze sul voto RSU
La situazione genera incertezza e frustrazione tra i lavoratori del settore pubblico. La segretaria generale di Confintesa Fp, Claudia Ratti, ha parlato di “cedolini incompleti e privi di indicazioni fondamentali”, chiedendo un intervento chiarificatore da parte del Ministero dell’Economia. Anche Flp, attraverso il segretario Marco Carlomagno, ha criticato l’assenza dei nuovi benefici fiscali dal primo gennaio, definendola un “azzeramento” dei vantaggi derivanti dal rinnovo contrattuale 2022-2024. Il timore condiviso è che la gestione di NoiPa possa influenzare l’esito del voto per le RSU, in programma a partire da lunedì.
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