Nuovi programmi scolastici: dal 2026/27 al via le nuove indicazioni ministeriali

Dal 2026/27 nuovi programmi scolastici in vigore: focus su grammatica, storia, informatica e autonomia scolastica. Cosa cambia e le reazioni politiche.

02 aprile 2025 18:07
Nuovi programmi scolastici: dal 2026/27 al via le nuove indicazioni ministeriali - Giuseppe Valditara
Giuseppe Valditara
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A partire dall’anno scolastico 2026/2027 entreranno in vigore i nuovi programmi scolastici per la scuola primaria, basati sulle indicazioni nazionali aggiornate. In contemporanea saranno disponibili i libri di testo adeguati alle nuove linee guida. L’annuncio è stato dato dal ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara il 2 aprile, in risposta a un’interrogazione parlamentare.

Nuovi programmi scolastici: le indicazioni ministeriali

Le modifiche introdotte dal Ministero dell’Istruzione riguardano un recupero delle conoscenze tradizionali e un rafforzamento dell’identità culturale. Il ministro Valditara ha sottolineato la necessità di dare maggiore importanza a grammatica, sintassi, scrittura, memorizzazione delle poesie, latino ed epica. Inoltre, si punta a valorizzare la storia dell’Occidente per comprendere meglio la propria identità culturale.

Il confronto con l’Associazione Italiana Editori

Il ministro ha confermato di aver discusso con l’Associazione Italiana Editori per garantire che i nuovi materiali didattici siano pronti in tempo per l’adozione scolastica nel 2026/2027. L’obiettivo è fornire strumenti aggiornati e coerenti con le nuove indicazioni ministeriali.

L’equilibrio tra indirizzi ministeriali e autonomia scolastica

Valditara ha ribadito che il compito del Ministero è definire gli obiettivi generali, lasciando alle scuole la libertà di costruire il proprio curricolo d’istituto e organizzare la didattica nel rispetto della loro autonomia.

Il ruolo della scuola nella formazione degli studenti

Lo spirito delle nuove indicazioni è quello di garantire una formazione solida, fornendo competenze e trasmettendo saperi essenziali. Il ministro ha evidenziato l’importanza di discipline come informatica e matematica, oltre alle materie umanistiche.

Le perplessità degli esponenti di Azione

Gli onorevoli Grippo e Bergonzoni di Azione hanno espresso dubbi sull’intervento diretto del Ministero nei dettagli delle materie scolastiche, sostenendo che basterebbero linee guida generali per i docenti. Inoltre, hanno sottolineato la necessità di potenziare il tempo pieno, attualmente accessibile solo al 40% degli studenti, e di stabilizzare i vincitori di concorso.