Operatore Scolastico: tutto fermo in attesa del decreto
La nuova figura dell'Operatore Scolastico ATA è ferma. Manca il decreto ministeriale per l'avvio a settembre 2025. Analisi sul ruolo e sulle incertezze.
Prevista dal nuovo contratto scuola (CCNL 20219/21), la figura dell'Operatore Scolastico tarda a decollare. Nonostante l'inserimento ufficiale nel personale ATA, manca il decreto ministeriale attuativo, creando incertezza per l'avvio del prossimo anno scolastico e per i lavoratori del settore.
Chi è il nuovo operatore scolastico
La figura dell'Operatore Scolastico è stata introdotta ufficialmente con il rinnovo del CCNL 2019/21 del comparto Istruzione. Non si tratta di un semplice aggiornamento delle mansioni del collaboratore scolastico, ma della creazione di un profilo professionale inedito, pensato per rispondere con maggiore efficacia alle complesse esigenze delle scuole moderne. Questa figura dovrebbe diventare operativa da settembre 2025, ma l'avvio è subordinato alla pubblicazione di specifiche disposizioni ministeriali.
Le mansioni previste dal contratto
Il ruolo dell'Operatore Scolastico è polifunzionale. Le sue competenze spazieranno dalla vigilanza e accoglienza degli alunni, alla pulizia e manutenzione ordinaria degli ambienti. Un compito fondamentale sarà fornire assistenza non specialistica agli studenti con disabilità, affiancando il personale specializzato. Sarà inoltre di supporto pratico ai docenti e alle attività didattiche, gestendo materiali e attrezzature nei laboratori e negli spazi comuni.
Il decreto attuativo che non arriva
Il vero ostacolo è l'assenza del decreto ministeriale attuativo. Senza questo documento fondamentale, le scuole non possono procedere con l'assegnazione dei posti né definire i criteri per la valutazione dei titoli. Si generano così forti incertezze operative che impattano sulla gestione della mobilità del personale già in servizio e sulla programmazione del prossimo anno scolastico, lasciando dirigenti e segreterie in una situazione di stallo.
Un profilo che risponde a bisogni concreti
L'introduzione dell'Operatore Scolastico rappresenta una riforma del personale ATA di grande importanza. Questa figura è stata pensata per offrire un supporto qualificato e più strutturato, colmando vuoti organizzativi e assistenziali presenti in molte scuole italiane. Il potenziale miglioramento del servizio è notevole, ma il ritardo nell'attuazione rischia di vanificare un'innovazione attesa da tempo, fondamentale per il buon funzionamento degli istituti.
In sintesi: il futuro della riforma
L'istituzione dell'Operatore Scolastico è una novità cruciale per la scuola, ma la sua concreta implementazione è bloccata. Il futuro di questa importante riforma dipende unicamente dalla tempestiva emanazione del decreto attuativo da parte del Ministero, un passo non più rimandabile.