Operazione antidroga a Roma: minori coinvolti, allarme sociale e educativo

Il CNDDU esprime preoccupazione per il coinvolgimento di minori nel traffico di droga a Roma. L'operazione antidroga sottolinea l'urgenza di prevenzione.

11 giugno 2025 10:11
Operazione antidroga a Roma: minori coinvolti, allarme sociale e educativo - Coordinamento Nazionale Docenti
Coordinamento Nazionale Docenti
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Il Coordinamento Nazionale Docenti della Disciplina dei Diritti Umani (CNDDU) lancia un forte allarme in seguito all'operazione antidroga condotta dai Carabinieri di Frascati, su delega della Direzione Distrettuale Antimafia di Roma. L'azione, culminata il 10 giugno con l'esecuzione di 13 misure cautelari (8 in carcere e 5 ai domiciliari con braccialetto elettronico), ha svelato una rete di spaccio che operava in diversi quartieri della Capitale.

Coinvolgimento di minori nell'Operazione antidroga a Roma: un fatto gravissimo

La preoccupazione maggiore riguarda il coinvolgimento attivo di minori nelle attività illecite, un dato che evidenzia una profonda falla nel sistema di protezione sociale ed educativa. Questo scenario non solo mina i principi fondamentali della convivenza civile, ma rappresenta anche una ferita grave ai diritti dell'infanzia e dell'adolescenza, mettendo in luce la vulnerabilità di una parte della popolazione giovanile di fronte al crimine organizzato.

Minori nel traffico di droga: un fallimento educativo

L'organizzazione criminale, attiva in zone come Tor Bella Monaca, Borghesiana, Finocchio, Fidene e Spinaceto, ha sfruttato la fragilità di molti giovani. L'impiego di minori in attività di traffico e spaccio di sostanze stupefacenti è un segnale preoccupante di come le bande riescano a infiltrarsi nel tessuto sociale più debole. La sofisticazione del sodalizio, che utilizzava persino un sistema a "token" per lo scambio della droga, sottolinea la sua capacità di sfruttare il disagio economico, la povertà educativa e la mancanza di alternative per adescare le vittime più giovani. Questo fenomeno evidenzia un fallimento non solo delle famiglie, ma di tutta la rete educativa e sociale chiamata a tutelare i diritti dei più piccoli.

Scuola come baluardo contro l'illegalità

La scuola, pilastro della legalità e della promozione dei diritti umani, deve essere rafforzata per contrastare efficacemente questi fenomeni. È cruciale un investimento concreto in progetti di prevenzione, educazione alla legalità e lotta alla dispersione scolastica. Il supporto psicologico e il potenziamento dell'educazione civica, specialmente nelle aree periferiche e più vulnerabili, sono strumenti indispensabili per offrire ai giovani alternative concrete al mondo della criminalità. Il CNDDU sottolinea come la scuola debba essere messa nelle condizioni di agire con maggiore efficacia e tempestività per intercettare e supportare i giovani a rischio, diventando un vero e proprio presidio di speranza.

Operazione antidroga a Roma: un grido di allarme per la società

Il coinvolgimento dei minori nel contesto criminale non può essere liquidato come un semplice fatto di cronaca. Rappresenta un grido d'allarme che interpella l'intera società. È indispensabile ricostruire reti di solidarietà e "comunità educanti" capaci di opporsi alla cultura dell'illegalità. Il Coordinamento sollecita il Ministero dell'Istruzione e del Merito, le amministrazioni locali e tutte le agenzie educative a collaborare in modo sinergico. L'obiettivo è restituire ai giovani la fiducia nella scuola, nelle istituzioni e in un futuro fondato sulla giustizia e sul rispetto dei diritti, un dovere che oggi è ineludibile per garantire un futuro più sicuro e dignitoso alle nuove generazioni.

Il Comunicato CNDDU

comunicato stampa CNDDU 11062025